Sono tante le persone che sono abituate a fare dei prelievi al bancomat ma bisogna prestare attenzione a non correre questo rischio.
Sempre più persone utilizzano mezzi di pagamento elettronici per fare i propri acquisti, come carta di credito o di debito. Ma molte altre preferiscono ancora usare i contanti e per questo si recano periodicamente a fare dei prelievi al Bancomat. Le novità, però, si rincorrono una dopo l’altra.

In effetti è cambiato qualcosa per quanto riguarda i prelievi al bancomat e dunque bisogna fare attenzione a non commettere qualcosa di improprio perché il rischio è altissimo. Ecco di cosa si tratta.
A cosa bisogna fare attenzione quando si fanno prelievi al bancomat
Cambiamenti in corso per un’operazione che in tanti compiono all’ordine del giorno: fare prelievi al bancomat. Infatti l’Accessibility Act europeo apporterà diverse novità a partire dal 28 giugno, che è bene conoscere per non incorrere in rischi altissimi.

Prima di tutto va detto che l’Accessibility Act europeo è la direttiva sull’accessibilità che mira a rendere i dispositivi tecnologici e le piattaforme digitali facilmente fruibili anche da parte delle persone con disabilità. In questo modo anche le persone diversamente abili potranno accedere con più facilità e autonomia ai servizi essenziali, vale a dire ai prelievi agli sportelli bancomat, all’acquisto di titoli di viaggio presso i distributori automatici (ad esempio alle stazioni) o all’utilizzo di siti e app di e-commerce.
La direttiva entrerà in vigore ufficialmente in vigore il 28 giugno 2025 ma in Italia le aziende hanno tempo fino al 2030 per uniformarsi. Come visto, sono diversi gli ambiti a cui adeguarsi:
- siti web
- app
- sportelli bancomat
- e-commerce
- biglietterie automatiche
- piattaforme bancarie
- lettori di eBook
- servizi di comunicazione digitale
- sistemi di emergenza (come il 112)
In pratica questi servizi dovranno essere adeguati per risultare più accessibili e facili da fruire per le persone con disabilità visive, uditive, motorie o cognitive, seguendo standard internazionali come le Wcag 2.1 livello AA (Web content accessibility guidelines). Ad esempio, il bancomat dove si vanno a fare i prelievi dovrà essere dotato di comandi vocali tramite cuffie, tasti riconoscibili al tatto, schermo ad alto contrasto e posizionato a un’altezza accessibile anche a chi si muove in carrozzina.
Anche i distributori automatici di biglietti, i siti e le app dovranno avere un accesso facilitato per chi ha disabilità motorie o sensoriali. Sono tenute ad adeguarsi a questa direttiva solo le aziende con più di 10 dipendenti e un fatturato annuo superiore a 2 milioni di euro, mentre le microimprese sono escluse, ad eccezione per quelle che operano in settori particolari. Quindi, anche se per le aziende l’entrata in vigore dell’Accessibility Act comporta un maggiore investimento, è bene adeguarsi.
Infatti il rischio di sanzioni è molto alto: si va da 5.000 a 40.000 euro per l’immissione sul mercato di prodotti o servizi non conformi, a cui si possono aggiungere altre multe (fino a 30.000 euro) in caso di mancata collaborazione durante i controlli o di inottemperanza a provvedimenti correttivi. Inoltre, per le aziende di grandi dimensioni con un fatturato annuo maggiore di 500 milioni di euro, le sanzioni possono arrivare fino al 5% del fatturato.