Chi vuole continuare a percepire l’Assegno Unico 2025 dovrebbe fare attenzione al proprio Isee, se non vuole perdere il beneficio. Ecco la novità. 

L’Assegno Unico è una misura prevista dal Governo per tutte le famiglie con figli a carico, attribuito per ogni figlio fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili.

banconota che fa da tetto a famiglia
Occhio all’Isee per non perdere Assegno Unico 2025 – radioradio.it

L’importo che si percepisce ogni mese varia in base all’Isee eventualmente presentato del nucleo familiare del figlio beneficiario, tenuto conto dell’età dei figli a carico e di altri elementi. A proposito dell’Isee, bisogna fare attenzione perché c’è una novità che può far perdere il diritto all’Assegno Unico 2025. 

La novità dell’Isee per non perdere l’Assegno Unico 2025

L’Assegno Unico è un sostegno economico che spetta a tutte le famiglie con figli a carico e il suo importo varia in base all’Isee eventualmente presentato del nucleo familiare del figlio beneficiario, tenuto conto dell’età dei figli a carico e di altri elementi. Anche chi non presenta l’Isee, può ottenere il sostegno ma avrà l’importo minimo di 57,50 euro.

famiglia di carta su palmo della mano
La novità dell’Isee per non perdere l’Assegno Unico 2025 – radioradio.it

Per questo, mancano ancora pochi giorni per aggiornare l’Isee, altrimenti tutti gli arretrati accumulati negli ultimi mesi andranno persi, vale a dire i soldi che spettano per le mensilità tra marzo e giugno. In particolare, c’è tempo fino al 30 giugno per aggiornare l’Isee e devono farlo coloro che non l’hanno presentato entro il 28 febbraio.

In questo modo si potranno ottenere gli arretrati e importi aggiornati dell’Assegno unico: per chi ha un Isee sotto i 17.227,33 euro, l’assegno vale 201 euro per ogni figlio minorenne. Per chi va oltre i 45.939,56 euro di Isee familiare, invece, l’importo è il minimo: 57,50 euro. Dunque, entro il 28 febbraio di ogni anno, bisogna presentare un Isee valido per l’anno in corso, altrimenti si avrà diritto all’importo minimo.

La scadenza successiva è il 30 giugno: chi procede entro questa data, può ricevere tutti gli arretrati per gli assegni incassati a marzo, aprile, maggio e giugno (l’importo dovuto viene erogato tutto insieme nella mensilità di luglio). Chi non rispetta la scadenza del 30 giugno, può presentare un nuovo Isee valido nei mesi successivi, ma avrà perso il diritto ad ottenere gli arretrati.

Si ricorda che per richiedere un nuovo Isee serve una Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica), che si può ottenere dal portale Inps oppure rivolgendosi ad un Caf. Soltanto presentando l’Isee aggiornato, entro il 30 giugno, sarà possibile ottenere gli arretrati dell’Assegno Unico, altrimenti si perderà tutto.