Genoa-Milan 1-2 ▷ Vittoria in rimonta dei rossoneri con due fiammate nel secondo tempo

Complice anche la pioggia, questo Genoa-Milan non è stata certamente la partita più memorabile di questo campionato. Alla fine, a vincere sono stati i rossoneri, abili nell’approfittare del loro maggior tasso tecnico. In quello che sì, è stato il più classico dei match di fine stagione, fra due squadre che non hanno più nulla da giocarsi.

I rossoblù infatti, sotto la guida tecnica di un sorprendente Patrick Vieira, hanno già ipotecato ufficialmente la permanenza in Serie A. Mentre i rossoneri di Conceição già da tempo non hanno più nulla da chiedere a questo campionato, con i posti europei lontani ormai davvero troppi punti.

Considerando anche la prospettiva dell’imminente finale di Coppa Italia che vedrà il Milan impegnato contro il Bologna il prossimo 14 maggio, viene facile immaginare il perché di una partita che, con tutto il rispetto per la buona prestazione del Genoa, è sembrata poco più di un’amichevole.

Genoa più propositivo, Milan a fiammate soprattutto nel finale: il primo tempo

La prima frazione è stata all’insegna dell’equilibrio. La maggior iniziativa dei liguri è stata compensata dalla maggior qualità dei rossoneri.

Nel complesso, il Genoa sfiora il gol in due occasioni. Prima con l’inglese Norton-Cuffy, che al 7° minuto entra in area dalla destra sgusciando fra Theo Hernandez e Reijnders. Dopo essersela spostata sul mancino calcia un pallone verso l’angolino basso lontano, ma Maignan si allunga e respinge con la mano destra. Poi, al 22°, il portiere francese si rende nuovamente protagonista salvando sulla linea il tocco involontario di Pulisic sugli sviluppi di un corner.

Sponda Milan, in fase offensiva non c’è molto da registrare se non un tiro abbastanza velleitario di Theo al 37°, e l’unica vera occasione da gol della squadra, arrivata al 41° sui piedi dello stesso Pulisic. L’americano è bravo a sfruttare l’assist filtrante di Leao, ma non riesce a battere Leali, velocissimo nell’abbassarsi e intercettare il pallone.

Secondo tempo: i rossoblù ci credono e passano in vantaggio. Ma un Milan mediocre vince grazie a due fiammate improvvise nel finale

La seconda frazione è sulla stessa falsariga della prima, ma con l’ago della bilancia teso ulteriormente in favore del Grifone. Di fronte a un Milan apatico e davvero scialbo, il Genoa ha infatti il grande merito di cercare insistentemente la vittoria, con intensità e grinta. E come si suol dire, nel calcio “chi cerca, (spesso) trova”. Non a caso, dopo aver sfiorato nuovamente il gol con Frendrup, al 61° minuto i liguri passano in vantaggio con la rete del subentrato Vitinha, al termine di una bellissima azione. L’attaccante portoghese è bravo infatti a insaccare di destro il cross preciso di Martin dalla trequarti mancina.

Ma in quello che è sia il bello, che il brutto di questo sport, non sempre chi “non cerca non trova”. E il Milan di questa sera è la riprova di questo assioma, che sconfessa (senza negarlo in senso assoluto) quello scritto sole poche righe fa. In una serata che complessivamente non è difficile descrivere come scialba e mediocre (un po’ sulla falsariga di tutto il campionato), i rossoneri riescono a ribaltare il risultato nell’arco di due minuti grazie a due fiammate improvvise, dopo aver sofferto per buonissima parte del secondo tempo.

Prima Leao, dopo la buona iniziativa di Santiago Gimenez; poi l’autogol di un generoso e sfortunatissimo Frendrup, siglano la vittoria finale del Milan, che con questi 3 punti sale in classifica a quota 57 punti, a -2 dalla Fiorentina ottava.