Kennedy Jr. lancia l’allarme sull’epidemia di autismo ▷ Holzeisen: “Si indaghi anche in Italia”

In Italia, un bambino su 70 è oggi colpito da disturbi dello spettro autistico. Un dato allarmante, cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, che continua a non ricevere l’attenzione politica e scientifica che meriterebbe.

Un’epidemia che nessuno vuole vedere

“Siamo in una situazione in realtà drammatica,” afferma Renate Holzeisen, avvocata e consigliera provinciale in Alto Adige. “Parliamo di un’epidemia, come la definisce anche Robert Kennedy Jr., attuale Ministro della Salute degli Stati Uniti, che ha avuto il coraggio di dedicare una conferenza stampa intera a questo problema mondiale.”

Per Holzeisen, il silenzio istituzionale è tanto grave quanto l’emergenza stessa. “Abbiamo un’esplosione di casi che nessuno vuole affrontare seriamente. Non esiste un dibattito pubblico, aperto, senza tabù, sulle cause di questa epidemia. È uno scandalo che in una situazione del genere le istituzioni si voltino dall’altra parte.”

La scuola sotto pressione e la politica che tace

Il sistema scolastico è già al collasso. In Alto Adige, l’assessore all’istruzione in lingua tedesca ha ammesso pubblicamente che “non si riesce più a stare al passo con la necessità di personale di sostegno”, testimoniando una crescita imprevista e costante delle diagnosi. Ma secondo Holzeisen, si continua a intervenire solo sugli effetti, ignorando deliberatamente le possibili cause: “Gli insegnanti sono allo stremo, ma non passa neanche per l’anticamera del cervello a nessuno di aprire un confronto serio. È una situazione paradossale: vediamo i numeri crescere, ma ci rifiutiamo di chiederci perché.”

In assenza di un’iniziativa nazionale, Holzeisen ha deciso di agire a livello locale con una mozione che sarà portata in Consiglio provinciale: “Chiedo che il nostro governatore venga obbligato a sollecitare la convocazione della Conferenza Stato-Regioni. È ora di dire basta all’inerzia e affrontare questa epidemia con strumenti straordinari.”

Vaccini e sicurezza: un tabù da abbattere

“Dobbiamo guardare tutto, senza tabù. Robert Kennedy è stato chiarissimo: un’epidemia non viene dal DNA. Bisogna analizzare i fattori ambientali, e tra questi ci sono anche i vaccini.” Holzeisen contesta l’assenza di studi clinici rigorosi con gruppi placebo per i vaccini pediatrici in uso in Europa: “Non esiste un solo vaccino obbligatorio somministrato ai bambini la cui sicurezza sia stata confermata da veri studi clinici. Questa è la pazzia totale.”

Secondo la consigliera, stiamo parlando di vaccini sperimentali che sono stati inoculati con l’obbligo: “Un farmaco la cui sicurezza non è dimostrata con metodo scientifico — e cioè con studi controllati — è un farmaco sperimentale. E allora come si può obbligare i genitori a farlo iniettare a neonati, sapendo che la barriera emato-encefalica nei primi anni di vita è ancora permeabile?”

ASCOLTA QUI L’INTERVENTO INTEGRALE DI RENATE HOLZEISEN AI MICROFONI DI UN GIORNO SPECIALE