Chissà se diventerà “fratelli e sorelle d’Italia”, o forse semplicemente “fratell* d’Italia”.
Francamente, cantante emersa da X Factor, ha recentemente sollevato un polverone proponendo di modificare l’Inno di Mameli per renderlo “più inclusivo” e rappresentativo delle diverse identità di genere. La provocazione, lanciata sui social in occasione della sua esibizione alla finale di Coppa Italia di volley femminile, ha suscitato reazioni accese e critiche bipartisan.
L’idea di cambiare il celebre “Fratelli d’Italia” è stata abbandonata dalla stessa artista, che ha riconosciuto che sarebbe stato un atto di vilipendio alla bandiera, un reato secondo la legge italiana. Francamente ha comunque scelto di portare avanti il suo messaggio attraverso l’abbigliamento e dichiarazioni pubbliche, sostenendo che l’inno non riflette adeguatamente la società contemporanea e le sue diversità.
“Una proposta di cui mi sono rotto il c***o”, chiude seccamente Marco Rizzo, coordinatore di Democrazia Sovrana e Popolare.
Queste le sue parole nell’intervista VIDEO di Stefano Molinari.
“Mi sono veramente rotto le scatole. Il nostro inno forse non è tra i più belli al mondo, ma è l’inno del nostro paese.
Adesso non so chi ca**o è quella lì. Ma il tema è: ma devono rompere le scatole su tutto? Adesso la politica woke ha rotto davvero le scatole: mandiamoli a cagare apertamente, pernacchie. Questo bisogna fare.
Perché è un tutt’uno con l’Unione Europea. Perché sollevare un tema simile? Ma perché questi qua sono dei matti, sono dei matti pagati.
Perché, scusate, non ce lo siamo mica inventato noi, i 7.000 giornalisti pagati in tutto il mondo dall’Usaid, che adesso fortunatamente Trump ha smesso di foraggiare. Questi qua sono quelli che scrivono queste robe, che costruiscono quest’opinione pubblica.
7mila giornalisti sono una potenza di fuoco bestiale. Io vorrei conoscere i nomi degli italiani che hanno preso i soldi. Sono milioni e milioni di Euro solo nel 2023.
Vorrei conoscere anche gli altri nomi, quelli della balla sul cambiamento climatico dovuto all’uomo. Il cambiamento climatico non è dovuto all’uomo, l’uomo fa l’inquinamento. E l’inquinamento lo fanno quei signori, quelli in jet privato che ci dicono che non possiamo usare la Panda.
Il 70% dell’inquinamento al mondo, lo dico da vero ambientalista, lo fanno le prime cento multinazionali. Non la signora Maria che sbaglia a fare la differenziata.
L’antidoto alla narrazione unica? Dovete leggere tutti i giorni quella linea, la dovete prendere, dato che Marco Rizzo non parla la mattina che non lo fanno parlare. Quindi voi comprate Repubblica, comprate il Corriere, comprate La Stampa, e poi rovesciate le notizie. Quelli che sono i buoni sono sicuramente i cattivi e quelli che sono i cattivi sono sicuramente i buoni.
E’ un’ottima medicina contro il mainstream. Voi dovete leggere la Repubblica: parlano male dei russi? Sono buoni i russi. Bisogna fare l’inverso di quello che dicono“.