Un italiano su tre non lavora né cerca lavoro: quello che non vi dicono sul problema disoccupazione

Il mercato del lavoro italiano mostra segnali di forte contraddizione. Da un lato, il tasso di disoccupazione sembra toccare il minimo storico del 5,7%, con il numero di occupati che raggiunge circa 24 milioni; dall’altro, la produttività è calata del 2,5% nel 2023, nonostante un aumento delle ore lavorate del 2,7%. Questo fenomeno sembra riflettere un effetto di sostituzione: i bassi salari spingono le imprese a privilegiare la manodopera rispetto agli investimenti in beni energetici o tecnologici, innescando un circolo vizioso. Tale dinamica frena la produttività, limitando di conseguenza anche eventuali aumenti salariali.

Dal 2019 al 2022, il salario medio italiano ha registrato un calo significativo, passando da 43.000 a 42.000 euro annui, con una riduzione del 3,5% circa. In confronto, Paesi come Francia (+5%), Germania (+3%) e Repubblica Ceca (+4,4%) hanno fatto segnare aumenti salariali nello stesso periodo, mentre l’Italia si ferma a un modesto +1%. Inoltre, circa 5,7 milioni di lavoratori dipendenti guadagnano meno di 11.000 euro lordi all’anno. Attualmente, il salario medio italiano si attesta a 31.500 euro, molto al di sotto dei livelli di Germania (45.500 euro) e Francia (41.700 euro).

Un dato particolarmente allarmante riguarda il tasso di inattività: il 33,7% delle persone tra i 15 e i 64 anni, cioè un italiano su tre in età lavorativa, non cerca più lavoro, non studia e non partecipa a percorsi di formazione. Questo rappresenta il livello più alto in Europa. Negli ultimi 12 mesi, gli inattivi – ovvero le persone che hanno perso la speranza di trovare un’occupazione – sono aumentati di 156.000 unità, mentre gli occupati sono diminuiti di 38.000 unità. Si tratta di un effetto perverso che evidenzia profonde criticità nel sistema economico e lavorativo.

Questi dati, riportati da Italia Oggi, offrono una fotografia del lavoro italiano che non considera il ruolo cruciale delle imprese, in particolare di quelle private, nella creazione di posti di lavoro. Proprio per approfondire queste tematiche, lunedì 27 gennaio alle ore 18:30 terrò un webinar gratuito, dedicato agli imprenditori, sul sito valeriomalvezzi.it. Durante l’incontro, darò spazio agli imprenditori stessi, affinché possano condividere il loro punto di vista e parlare delle difficoltà che incontrano, ad esempio nel reperire manodopera qualificata.

Ci troviamo, infatti, in una situazione paradossale: da un lato, gli imprenditori faticano a trovare lavoratori; dall’altro, aumenta il numero di coloro che hanno perso la speranza di trovare un’occupazione. Qualcosa non sta funzionando e ne discuteremo approfonditamente nel webinar.

Malvezzi Quotidiani – L’economia umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi