Avv. Holzeisen smonta Schillaci: ma quale fine Green Pass! ▷ “Guardate cosa hanno scritto nel DDL”

L’Italia non aderirà al Green pass globale dell’OMS“.
Le parole del Ministro della Salute Orazio Schillaci sembrano portare una ventata di aria fresca. Ma a chi si stava già asciugando il sudore dalla fronte l’avvocato Renate Holzeisen dice di andarsi a leggere un recentissimo (2 marzo 2024) Decreto Legge passato inosservato. Al Capo X, art.43 (“Interoperabilita’ delle certificazioni sanitarie digitali”), si parla di “agevolare il rilascio e la verifica di certificazioni sanitarie digitali utilizzabili in tutti gli Stati aderenti alla rete globale di certificazione sanitaria digitale dell’OMS”.

Il cosiddetto “Green Pass Mondiale” proposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità viene presentato come una digitalizzazione della sanità dell’individuo. Come con il portafoglio digitale, il senso di questo Green Pass 2.0 è lo stesso: quello di raccogliere tutte le informazioni sanitarie di una persona e dire “addio” alle infinite carte sparse qua e là. Una premessa che suona generalmente bene.
Ma l’immagine di un server stracolmo di dati personali ne smorza facilmente l’entusiasmo.
Soprattutto se poi si ripensa a come le vicende dell’era Covid si sono susseguite: da lockdown e regole assurde, ai vaccini e tutto quel che ne è conseguito.

Schillaci affronta l’argomento e promette che lo strumento di Tedros non verrà utilizzato.
Le sue parole valgono zero“, commenta Holzeisen in diretta.
Abbiamo la raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del giugno 2023 rispetto all’implementazione, all’inserimento del sistema del Green Pass nel sistema globale che l’OMS implementa ai fini del passaporto digitale globale.
In più abbiamo un decreto legge del 2 marzo di quest’anno, di pochi giorni fa, che prevede l’implementazione, la continuazione dell’implementazione del Green Pass proprio per far parte del sistema globale del passaporto digitale dell’OMS.
Ma di che cosa stiamo parlando? Un decreto legge non è mica uno scherzo!


L’intervento in diretta a Un Giorno Speciale del 6 marzo.