Conflitto Israele-Palestina: il governo di Giorgia Meloni sceglie di astenersi alla risoluzione ONU

Nei giorni scorsi l’ONU ha presentato una risoluzione per il conflitto in corso tra Israele e Palestina. L’obiettivo della risoluzione presentata era principalmente una tregua nel conflitto che sta producendo massacri a non finire. Poiché non vi è stata soltanto evidentemente la violenza incontenibile e certamente condannabile di Hamas, ma vi è stata anche una violenza non inferiore prodotta da Israele a nocumento di Gaza, violenza sulla quale in vero i professionisti dell’informazione hanno rivelato qualche reticenza nel dire e nel mostrare.

Ebbene, il governo italiano ha scelto incredibilmente di astenersi rispetto a questa risoluzione. Ha scelto cioè di non votare a favore. Le opposizioni giustamente si sono indignate e hanno segnalato come si tratti a tutti gli effetti di un errore gravissimo.

E hanno perfettamente ragione nel segnalarlo. Ancora una volta il governo della destra bluette neoliberale di Giorgia Meloni si rivela del tutto inadeguato e dimostra di essere, una volta di più, del tutto allineato all’imperialismo di Washington e di Israele. Giorgia Meloni ha provato a giustificarsi dicendo che quella era la posizione più equilibrata nel contesto, da che nella risoluzione non si condannavano gli attacchi di Hamas.

Si tratta a ben vedere di un argomento debolissimo, per non dire risibile, giacché la condanna dell’attacco di Hamas è già stata pronunciata ed è ridondante ripeterla di continuo. Insomma, Giorgia Meloni ha agito in maniera inadeguata e non è certo la prima volta che ciò accade. Anzi, a voler essere rigorosi e conseguenti, il suo governo si rivela complessivamente ogni giorno più inadeguato.

Di più, si rivela semplicemente la continuazione peggiorativa, se mai è possibile, del precedente governo dell’euroinomane di Bruxelles, Mario Draghi. La destra bluette neoliberale di Giorgia Meloni sta, è bene sottolinearlo, disattendendo tutte le proprie premesse e tutte le proprie promesse. Doveva essere, e su queste basi aveva vinto le elezioni, il ‘Governo degli italiani, della patria, della sovranità, dell’opposizione alle ingerenze esterne’.

Si sta rivelando esattamente l’opposto di ciò che aveva promesso di essere. È il governo probabilmente più allineato a Washington che si registri nella storia degli ultimi anni. Non perché i governi precedenti non lo fossero. Al contrario, tutti i governi precedenti sono stati allineatissimi all’ordine euroatlantista, quello di Bruxelles e di Washington. Ma il governo di Giorgia Meloni, se mai è possibile, lo è ancora di più. E lo è in maniera quasi servile, quasi come se volesse essere zelante e realista più del re.

La scena ricorda irresistibilmente un passaggio degli Annali di Tacito, dove Tacito usa la figura del ruere in servitium, del precipitarsi per servire. Ebbene, sembra che effettivamente il governo di Giorgia Meloni stia facendo di tutto per precipitarsi a servire i desiderata dell’imperialismo di Washington e di Tel Aviv, con effetti che sono catastrofici e che, se analizzati con distacco, non possono creare anche un effetto irresistibilmente comico. Come a dire, una sana risata potrebbe essere l’atteggiamento più giusto da intrattenere se non fosse che ne va della vita di migliaia di persone che stanno subendo l’imperialismo di Israele e rispetto al quale imperialismo il governo ha scelto di astenersi nella risoluzione presentata dall’ONU.

Radioattività – Lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro