Accordo globale sulle “future pandemie” ▷ Donato: “C’è una menzogna alla base del trattato OMS”

Materia di dibattito a livello politico e sanitario è l’accordo “in materia di prevenzione, preparazione e risposta alle pandemie adottato nel quadro dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS)”. Un sistema di accordi internazionali che vorrebbero una regia globale nella gestione di future pandemie. Secondo l’Onorevole Donato un tale trattato darebbe eccessivi poteri all’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ancora oggi avrebbe difficoltà ad individuare anche l’origine del Covid: “Da cosa è nato il SARS-CoV-2. Dopo le varie teorie fantasiose sul mercato di Wuhan e appunto la cosiddetta origine zoonotica del virus, hanno cominciato a moltiplicarsi invece gli studi.

Il primo è stato il professor Montagnier a dire che in quella sequenza del virus c’era un pezzo del virus dell’ AIDS e che quindi non poteva altro che essere un virus creato in laboratorio. Alla fine anche il governo americano ha dovuto, un po’ a denti stretti, ammettere che la tesi più plausibile sull’origine del Covid è stata quella della fuga da un laboratorio e naturalmente si parla del laboratorio cinese di Wuhan. Eppure, vi posso dire che in una delle tante audizioni che abbiamo fatto al Parlamento europeo nella Commissione Covid, in cui abbiamo intervistato proprio il direttore generale dell’OMS, lui ci ha detto che c’è questa teoria ma non è ufficiale, ancora tutte le ipotesi sono sul tappeto. Secondo Tedros quindi non si può escludere che in realtà il virus sia derivato dal pangolino o da qualche altro animale”.

Questa mancata ammissione secondo la Donato ha un preciso obiettivo: “Questa è la grandissima menzogna che sta alla base del trattato dell’OMS, che si basa proprio sulla necessità di essere preparati alle prossime pandemie come se fossero una cosa necessaria ed inesorabile. Tanto che, in questo trattato si disciplina il futuro come un periodo intervallato da periodi infrapandemici e periodi pandemici. Non esiste più un mondo senza pandemie. O si è in pandemia o si sta aspettando la prossima. Questo tipo di lavoro a livello di Organizzazione Mondiale della Sanità, che è oggi la massima istituzione mondiale, sta continuando da mesi con una opacità pazzesca. Per avere il testo della bozza su cui si sta lavorando abbiamo dovuto un po’ faticare e in questa bozza vengono fissate delle norme che fanno veramente accapponare la pelle. Ne ricordo una: alla fine viene attribuito al direttore dell’OMS la più alta autorità insindacabile di dichiarare se c’è una pandemia”.