Smontiamo punto per punto i motivi per cui l’Italia si è astenuta all’Onu (sbagliando clamorosamente)

Come abbiamo visto l’Italia si è astenuta da una risoluzione dell’ONU che chiedeva una tregua su Gaza. Una decisione ignobile, una decisione inaccettabile, ancor più dopo aver sentito le motivazioni che ha dato l’ambasciatore italiano presso l’ONU.
Sono delle scuse che non stanno in piedi e soprattutto sono tutte motivazioni palesemente smentite dai fatti. Infatti l’ambasciatore italiano presso l’ONU ha dichiarato che l’astensione è dovuta al fatto che mancassero tre elementi in quella risoluzione.
Il primo elemento è una condanna chiara di Hamas, di quanto Hamas ha compiuto il 7 ottobre. Questo non è vero perché le parole di Guterres, segretario generale dell’ONU, sono state molto chiare al riguardo. Lui ha iniziato il suo discorso proprio condannando in pieno quelli che sono gli attacchi di Hamas e dicendo che nulla giustifica degli attacchi terroristici del genere.
Oltretutto la risoluzione inizia richiamando quelli che sono i principi fondamentali della carta dell’ONU dove è dichiarato che viene condannato senza se e senza ma ogni attacco terroristico e noi sappiamo che che di attacchi terroristici si è trattato il 7 ottobre. Oltretutto Hamas è considerata un’organizzazione terroristica, quindi è tutto scritto nella carta dell’ONU. L’ONU condanna nella maniera più assoluta quegli atti.

La seconda scusa che ha trovato l’ambasciatore è il fatto che non ci fosse un esplicito riferimento al rilascio degli ostaggi senza condizioni. Quella è a mio avviso la scusa peggiore che l’ambasciatore potesse trovare sia perché in quella condizione espressa nella risoluzione dell’ONU si parla chiaramente di arrivare al rilascio degli ostaggi in maniera incondizionata. Ma mettiamo anche il caso che l’ONU avesse dimenticato di inserire la questione degli ostaggi all’interno della risoluzione. Quella era una risoluzione che chiede una tregua dai bombardamenti che colpiscono anche quegli ostaggi. Una tregua avrebbe giovato soprattutto agli ostaggi che sono insieme al popolo palestinese rimasti sotto quegli attacchi. Quindi l’Italia vuole tutelarli quegli ostaggi o non vuole tutelarli? Possibile che si possano lasciare quegli ostaggi sotto le bombe?
Io lo trovo una cosa di una stupidità e di una assurdità incredibile. Terzo punto. Secondo l’ambasciatore italiano all’ONU non c’era nella risoluzione un chiaro riferimento al legittimo diritto di Israele di difendersi con ogni mezzo da un attacco subito.

Anche questo riferimento invece c’è all’interno della risoluzione. C’è un articolo specifico nel quale si parla del diritto o dei paesi aggrediti di difendersi ma voglio aprire una parentesi su questo punto perché bisogna fare molta attenzione a cosa significhi in maniera incondizionata la difesa incondizionata è pericolosissima in questo caso perché non dimentichiamo che la stessa Palestina e un popolo aggredito. Ci sono decine di risoluzioni dell’ONU che dicono che gli israeliani occupano delle terre in Palestina in maniera illegale. Ci sono risoluzioni che accusano Israele di aver attaccato i coloni israeliani di aver attaccato i palestinesi e di essere responsabili della morte di decine e decine di civili palestinesi. Oltretutto Gaza è sotto assedio, un assedio totale nel diritto internazionale e un atto di guerra. quindi se noi lasciamo passare il principio che chi viene attaccato può difendersi senza sé e senza mano anche andando contro il diritto internazionale anche macchiandosi di crimini di guerra e anche vendicandosi contro i civili se noi facciamo passare questo principio allora stiamo legittimando quanto ha fatto Hamas il 7 ottobre e questa è una cosa impensabile, è un principio che non può passare però la Palestina è un paese aggredito quindi se a quell’aggressione si può rispondere senza se e senza ma come vorrebbe inserire nella risoluzione dell’ONU la diplomazia italiana si corre il rischio realmente di legittimare gli attentati terroristici di Hamas dai quali invece tutti dobbiamo prendere le distanze perché anche il diritto di ogni paese di difendersi dal terrorismo deve avvenire entro certi limiti, quei limiti che sono fissati dal diritto internazionale. Quindi in pratica noi abbiamo rifiutato di firmare una risoluzione dell’ONU per chiedere una tregua su Gaza e per mettere in sicurezza i civili palestinesi e gli ostaggi e lo abbiamo fatto senza delle ragioni valide, probabilmente. per ubbidire a dei diktat esterni e questo è davvero inaccettabile

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