Tsunami Biden, la nuova mossa che gela tutti: il retroscena sull’ultima carta USA in Ucraina

Il vegliardo Presidente della civiltà del dollaro, alias Biden, pare che chiederà altri 13 miliardi al Congresso per poter finanziare le armi a Kiev. La notizia si trova su tutti i quotidiani d’Italia. Sembra una storia infinita. Da più di un anno e mezzo di distanza dall’inizio nel conflitto, non solo la guerra sembra bene distante dalla fine ma sembra che ogni giorno che passa vada potenziandosi.

L’interessamento da parte della Civiltà del dollaro in questa guerra non è affatto secondario. A tutti gli effetti si tratta della guerra che gli Usa sta combattendo, con il tramite ucraino. contro la Russia. Le cose stanno in maniera opposta da come il discorso viene presentato dagli organizzatori del pensiero i quali, da un anno e mezzo, vanno ripetendo che la Russia di Putin ha aggredito senza motivo l’Ucraina. Solo in un secondo momento sarebbero intervenuti gli Stati Uniti e l’Unione europea.

La guerra in corso non inizia nel 2022 ma negli anni 90′ quando la Civiltà del dollaro, dopo il crollo dell’URSS, passarono all’aggressione aspirando a colonizzare in chiave atlantista tutte le zone ex sovietiche. Solo con Vladimir Putin la tendenza venne arrestata iniziando ad opporre resistenza alle pratiche Usa e al suo braccio armato della Nato.

La civiltà del dollaro continua ad investire denari per le armi in Ucraina dacché prendersi l’Ucraina significa arrivare ai confini con la Russa e fare scacco matto a Mosca. Gli Stati Uniti non per caso utilizza Zelensky, prodotto in vitro di Hollywood, proprio come uno strumento alle dipendenze della volontà della Civiltà del dollaro.

Non diversamente sta facendo il governo della destra bluette di Giorgia Meloni che continua ad utilizzare i denari pubblici per finanziare la guerra. Denaro dilapidato per un’impresa sciagurata come questa guerra imperialistica.