“Si inverte il concetto. Una volta c’era la maggioranza che cercava di regolare la società nel rispetto della minoranza ovviamente, oggi ci sono delle minoranze che vogliono assumere il comando senza il rispetto per la maggioranza, che non può neanche più esprimere il principio della maggioranza“. Il processo descritto da Fabio Duranti sottolinea un cambiamento radicale nell’organizzazione della società. E questo processo sarà dominato dal caos, dalla distruzione delle certezze che abbiamo.

In particolare secondo Vanni Frajese, è già in atto il tentativo di togliere le radici, fondamentali per gli essere umani: “Ricordate cosa c’era scritto sull’oracolo di Delphi? “conosci te stesso”. Conoscere se stessi, indagare sulla propria natura, sul perché si è qui, sul perché stiamo vivendo è un concetto che attraversa ogni tempo. Ogni uomo dovrebbe chiedersi perché sta qui, ed esattamente che cosa è, senza accontentarsi della spiegazione che viene data dalla società in cui vive.

Se io, dal conoscere se stesso, elimino anche la cosa più basilare che esiste, voi provate a tornare con la mente a quando uno era magari adolescente con il caos ormonale maschile e femminile che viene prodotto, l’insicurezza che uno ha in quei momenti, e provate a pensare se qualcuno, erano già anni, che mi stesse dicendo guarda non dare per scontato che tu sia il sesso che ti viene applicato in maniera arbitraria all’amante, ma che in realtà potresti essere qualcosa di diverso, diametralmente opposto, oppure addirittura nessuno dei due, oppure in una serie e altra infinita di forme.

Questo nella mente del ragazzo, del giovane, ovviamente genera una confusione su veramente chi è se stesso. E l’unico fattore da cui uno normalmente parte, che niente ha a che vedere con la sessualità, nella propria biologia, almeno di sapere se sono maschio o se sono una femmina, se gli levi questo, contemporaneamente gli hai rotto la sicurezza e la tranquillità che ti dà il fatto di avere una famiglia. Non tutte le famiglie sono perfette, ci mancherebbe altro, ma comunque la coppia prevede il fatto di una protezione rispetto a questi bambini, con delle radici che sono quelle familiari, sono biologiche e sono anche identitarie. Tutto viene fatto per distruggere la propria identità e fare in maniera che quella domanda fondamentale che dovrebbe muovere ogni anima a un certo punto della sua vita, cioè io chi sono e perché sono qui, non venga semplicemente mai fatta”.