Riesumato pure lo scontro Bindi – Berlusconi ▷ Meluzzi: “Parlano di questo con un obiettivo ben preciso”

E’ di nuovo Berlusconi contro Rosy Bindi.
Per la criticatissima vicenda del lutto nazionale proclamato dal Governo per la morte dell’ex premier, è tornata a parlare l’ex Presidente del PD, Rosy Bindi. Intervenuta sulla Rai a “Un Giorno da Pecora”, Bindi ha detto la sua sulla scelta: “Il lutto nazionale per una persona divisiva come lo è stata Berlusconi, è una scelta non opportuna“. Il centrodestra non si aspettava di certo una risposta diversa dall’ex ministro per le pari opportunità, visti anche i vari diverbi tra Berlusconi e Bindi.
L’aveva ironicamente chiamata “più bella che intelligente“, appellativo che non sembra esserle mai andato giù.
Ma la domanda a questo punto è: perché risvegliare dissapori passati? E’ ciò che si chiede Fabio Duranti.

Si odiavano a vicenda – puntualizza Duranti – Perché la chiami per chiedere un parere?
Il motivo che si individua come causa è che “l’odio, il trash, porta ascolti in un paese imbecille come il nostro“.
E se è vero che l’odio porta altro odio, forse anche parlarne non è del tutto utile, spiega Alessandro Meluzzi.

Questo dibattito mi immalinconisce.
Per capire chi ha il potere in una società, basta guardare chi non ti è permesso criticare.
E mi pare che Berlusconi sia sempre stato criticato, come lo è stata Rosy Bindi“.
Allora quello che secondo lo psichiatra è necessario fare, è cercare il potere da un’altra parte: “Il problema vero è che il potere non è né lì né là. Il problema è capire dove stanno i veri registi. E io vi posso assicurare che Berlusconi era uno straordinario attore, ma non era un vero regista, così come non lo è stato D’Alema o chi volete“. Una cabina di regia esterna sarebbe la vera questione da affrontare. Ma sarebbero proprio i discorsi, i dibattiti che oggi sentiamo all’infinito che distrarrebbero la gente da ciò che secondo Meluzzi bisognerebbe affrontare.

L’Italia è un paese nel quale noi in realtà discutiamo di cose che sono piuttosto irrilevanti, come Rosy Bindi o come la memoria di Berlusconi. Pensare di leggere le categorie della cronaca senza le categorie della storia, non ci consentirà mai di capire da dove viene questo Paese e dove andrà“. E Duranti conferma: “Riesumano Rosy Bindi proprio per fare in modo che non si parli di cose veramente importanti“. Se parlare di ciò che pensa Rosy Bindi del lutto nazionale non è importante, lo è capire che futuro si prospetta per un partito senza più padrone. “Adesso sono guai grossi per Forza Italia” – suggerisce Alberto Contri, docente di Comunicazione.
Sarà BlackRock a deciderlo” – precisa Meluzzi.

Una notizia da prendere con le pinze – conclude Contri – avrebbe rivelato che Berlusconi era in contatto con i servizi segreti americani. E finché lui andava bene ai servizi segreti USA, tutto ok.
Quando invece è stato pericolosamente vicino a Putin, lo hanno mollato.
Non c’è nessuno che governa senza il benestare degli Stati Uniti
“.