Una sconfitta arrivata nel modo più beffardo, a un centimetro dal traguardo. Lo stesso che tiene in gioco il contropiede di Bowen, imbeccato da Paqueta, che all’89’ trafigge la porta di Terracciano e il cuore di tutti i tifosi viola, che già si preparavano ad altri 30’ di speranza e supplementari. La Conference League va al West Ham, per la Fiorentina arriva la seconda finale persa nel giro di un mese. Il tutto nonostante una partita battagliera, gagliarda e, per la maggior parte del tempo, in controllo. Dopo un primo tempo di dominio quasi totale, con un gol annullato a Jovic nel recupero e un brutto episodio che ha visto Biraghi ferito da un copioso lancio di oggetti dagli spalti dei tifosi Hammers, è nel secondo tempo che la partita si accende. Prima un’ingenuità di Biraghi causa il rigore dell’1-0 dei londinesi, poi è Bonaventura a costruire pochi minuti più tardi la magia che porta al pari. Nonostante l’inerzia della gara, però, i viola non riescono a impensierire più di tanto Areola, e così a un minuto dal termine è Bowen a firmare la beffa per la Fiorentina e a consegnare agli Hammers la coppa che lo scorso anno era stata vinta dalla Roma. Per Vincenzo Italiano l’ennesima finale ricca di rimpianti. E chissà se questa non sia stata l’ultima sulla panchina viola: il Napoli ha chiamato, ora è tempo di decidere.