Dal punto di vista calcistico è molto complicato muovere qualche appunto a Silvio Berlusconi. Presidente del Milan dal 1986 è riuscito negli anni a vincere una quantità incredibile di trofei, 29 in 28. Molti sono i campioni portati a Milano, molti premiati anche con il pallone d’oro, per non parlare di allenatori che hanno vinto tanto , o addirittura cambiato il calcio come Sacchi. Eppure i meriti di Berlusconi non si fermano certo ai trofei vinti con il suo Milan, secondo Furio Focolari il suo arrivo nel calcio ha portato beneficio a tutto il calcio italiano: “Berlusconi ha deciso di investire facendo un elenco dei giocatori più forti la mondo e comprandoli tutti. Il calcio italiano ha avuto una spinta anche con altri presidenti, da Moratti a Cagnotti poi che hanno cercato di adeguarsi, e così il calcio italiano negli anni ’90 era tutto, il primo al mondo. Il Milan ha dato un impronta decisiva al calcio mondiale“.
Della stessa idea anche Gianni Visnadi: “Il Milan su 30 bilanci ne ha avuto uno in positivo, per il resto Berlusconi ci ha sempre rimesso i soldi. Dal 1994 al 2017 ha vinto meno perché ha avuto meno la testa sul Milan. Tutti i tifosi del Milan dovrebbero dirgli grazie, ma per il livello a cui ha spinto il calcio italiano tutti dovrebbero dirgli grazie“.
Il riassunto di quella stagione calcistica lo fa Stefano Agresti: “All’epoca seguivo la Juventus e nel tentativo di seguire il Milan anche i bianconeri hanno dovuto cambiare il suo modo di essere“.