Al club delle 5 tra le 6 “sorelle” che cercavano la vittoria dietro il Napoli si iscrive anche il Milan. A tenere il registro la Salernitana di Paulo Sousa, che ottiene il primo punto al Meazza dall’inizio dello scorso campionato, tempo entro il quale il parziale era di 9-0 per le milanesi. Se l’è preso di prepotenza la squadra granata, ci ha messo su i guanti un Ochoa in versione felina, a cui nel primo tempo è pari solo un Maignan che sembra un difensore.
Già perché è un intervento da libero quello che tiene il match sullo 0-0 dopo un’enorme ingenuità di Thiaw, che lascia solo Dia davanti all’estremo difensore rossonero. La più grande occasione granata della prima frazione finisce direttamente in pieno possesso di Maignan, dopo una scivolata sul pallone propiziata dalla leggerezza dell’attaccante di Sousa, troppo lezioso nel dribbling. Ma l’appuntamento è solo rimandato.
Il Milan però ha un conto in sospeso con Ochoa, e buca la difesa avversaria prima del doppio fischio. Calcio d’angolo magistrale del solito Bennacer e il 9 che ha abbattuto la maledizione può imbucare di testa: 1-0, tutto fila liscio. Paga Giroud. Si va negli spogliatoi con le migliori speranze per il secondo tempo e – forse troppa – consapevolezza nei tre punti.
Entusiasmo che si fa vedere nei primi minuti, quando Bennacer tenta la conclusione dopo aver bruciato mezza fascia, e che finisce oltre la linea di fondo su deviazione di un Leao in ripresa, ma ancora poco se stesso.
Sono poche le fiammate del 17 rossonero, così come quelle di Dia. La differenza è che la punta di Sosa è di un cinismo inarrivabile quando al 61esimo batte a rete tutto solo la palla precisa di Bradaric: gigante la responsabilità di Kalulu, che si muove verso l’esterno per coprire Candreva lasciando praterie all’autore del gol.
Inizia l’arrembaggio Milan, dopo il ruggito seguito dall’entrata di Ibra. E il rigore – troppo generoso da essere annullato – dato a Bennacer al 71′ aumenta solo la fame di gol.
Ci pensa Ochoa a saziare prima Origi, poi Ibrahimovic. E intanto l’ex Piatek scalda anche le mani di Maignan prima degli ultimi minuti tutti rossoneri.
L’ennesimo cross di Florenzi per la testa di Ibra sembra poter regalare il dolcetto alla fine, ma Coulibaly sparecchia di testa e manda avanti il pallone: parapiglia davanti a Pioli, qualche calcio e diversi richiami, e la Salernitana può dire di aver fatto il grosso.
Punto numero 26 conquistato, 48 per il Milan: è la prima squadra campione a non raggiungere quota 50 dopo il tricolore, ma si sapeva da tempo che la storia e il traguardo da raggiungere, almeno stavolta, sono diversi.