Delirio azzurro. Napoli batte Juventus 5 a 1. CINQUE. La migliore difesa del campionato, reduce da 8 partite senza gol al passivo, incassa 5 reti tutte insieme di fronte a un Napoli stellare.

Si diceva alla vigilia che il pareggio avrebbe potuto accontentare entrambe le squadre. Personalmente non eravamo d’accordo: proprio perché il discorso era validissimo per la Juventus, ciò non poteva valere anche per il Napoli. Se un risultato va bene alla Juve… quasi per definizione non può andare bene al Napoli.

Gli azzurri avrebbero potuto infatti pentirsi amaramente di non essere riusciti ad assestare un duro colpo all’autostima dei bianconeri. I partenopei e Spalletti erano probabilmente d’accordo con noi, tanto è vero che la squadra è scesa in campo per giocare la partita con lo spirito di una vera e propria finale… senza minimamente speculare sul vantaggio in classifica.

Il risultato, così roboante, ottiene quindi non solo lo scopo di non far accrescere l’autostima dei bianconeri, anzi di minarla terribilmente, ma forse soprattutto quello di tornare a far accrescere a dismisura la convinzione dei propri mezzi negli uomini di Spalletti, probabilmente un minimo calata alla ripresa del campionato dopo il post-mondiale.

Ora per l’ambiente azzurro sarà doveroso riuscire a mantenere alta la concentrazione e non pensare che il campionato sia già vinto, non essendo ancora nemmeno arrivati al giro di boa.

Napoli-Juventus 5-1 rimanda alla mente dei tifosi partenopei il risultato della SuperCoppa Italiana del 1990, ultimo trofeo vinto dal Napoli di fronte ai propri tifosi. E chissà che questo non sia un segno del destino.

Così come un altro segno del destino lo si poteva leggere anche da quest’altra curiosità: la Juventus si è presentata per la seconda volta nella sua storia allo stadio di Napoli venendo da 8 vittorie consecutive. Era l’anno 1985/1986. Quel Napoli-Juventus segnò la fine di quella serie record dei bianconeri di Platini, in quanto la partita fu vinta per 1-0 dagli azzurri grazie alla celeberrima punizione a due in area di Diego Armando Maradona a Tacconi segnata con una parabola magica. Probabilmente il gol più bello su punizione della storia del calcio.

Da una serie interrotta da Maradona a una serie interrotta al Maradona… il passo è stato breve. Brevissimo.

Vittorio de Gaetano