Napoli, che beffa! Che la nota stonata di una stagione perfetta potesse essere la Cremonese di un “debuttante” Ballardini era difficilmente pronosticabile. Afena Gyan, l’uomo della serata – oltre il mister – ha sbattuto fuori dalla competizione la squadra di Spalletti ai rigori. Discorso eclissato per un team viziato da un eccessivo turnover “che non fa bene neanche contro l’ultima in classifica” (Pruzzo dixit) e che deve essere da monito per una Roma da incontrare ai quarti.
Non il vero Napoli, quello affrontato da Ballardini, non perché si debba sminuire il match della Cremonese, che resta un’impresa. E’ l’atteggiamento e la mentalità da grande tipica della squadra partenopea dell’ultimo anno ad essere mancata nel momento più delicato, quando gli ospiti hanno agguantato il pareggio a un soffio dalla fine.
L’acquazzone battezza una sconfitta – la seconda in stagione – che forse sarà più positiva e propositiva per le ambizioni di Osimhen & Co. Nel frattempo però se ne va una parte (molto piccola) di quel sogno che ora va cullato con delicatezza.