Da: Class Action Nazionale dell’Edilizia

Il 9 giugno scorso i coordinatori nazionali di CANDE, Piero Costantini e Gianpaolo Ferradini, assieme al DG Roberto Cervellini chiedono ed ottengono incontro con la Presidente Carla Ruocco ed il suo consulente Dott. Toni Marcelli ai quali viene esposto un bilancio effettuato dai tecnici del Centro Studi CANDE, i quali da un analisi accurata sulle capienze fiscali dei principali istituti di credito e sulla scorta dei crediti già accettati, deliberati e/o liquidati, denunciano un ammanco di 47 MLD alla saturazione della complessiva capienza fiscale, oltre all’applicazione di tassi impazziti e sospetti.

La denuncia si intende relativa a crediti presi in carico dalle banche e che non riescono più a liquidare nella solita fluida maniera. Già a giugno i rappresentanti CANDE conoscevano questi dati e hanno voluto esporre la loro seria preoccupazione sul rallentamento progressivo fino alla minaccia imminente di un blocco che poi si è verificato.

La Presidente, visibilmente preoccupata dei nostri dati e rivedendo i fantasmi del DL Liquidità dove le norme sull’attività bancaria bloccavano la regolare circolazione dei finanziamenti agevolati e/o a fondo perduto, ha dato immediate disposizioni ad aprire un indagine su quanto da noi denunciato, fino ad intimare alle banche la data dell’11 luglio 2022 per consegnare i dati in questione.

Oggi finalmente, senza purtroppo essere smentiti, quei dati sono stati pressoché confermati e resi pubblici. Le banche dunque, tengono in ostaggio circa 60.000 aziende con il sequestro legalizzato di 45 MLD di crediti che portano sul baratro le PMI, i tecnici e i committenti a causa di una gestione senza regole. Intervenga ora la Presidente Ruocco così come fece con i fondi garantiti SACE post DL Liquidità bloccati anche in quell’occasione dalle banche nonostante i fondi fossero garantiti.

Entri in gioco immediatamente Banca Mediocredito con la liquidazione di fondi garantiti dai crediti fiscali, riapra Poste e CDP così da concorrere con le private e soprattutto regolamentarle.

Allarmanti poi i tassi d’interesse emersi che non possono passare inosservati considerando che il tasso soglia di usura su transazioni di sconto in fattura tra privati ammonta al 7,6% e che su fondi pubblici tende pure a diminuire! I tassi rappresentati su MF sono medi è già superano abbondantemente il tasso usura.

Si intervenga immediatamente sul dissequestro dei soldi guadagnati lavorando onestamente e credendo in una legge dello Stato poi boicottata a danno dei cittadini italiani tutti!

Non si può seguitare a far finta di nulla, intervenga la magistratura!