In questo periodo ne abbiamo viste di ogni. Prima la pandemia, poi la crisi e dopo la crisi: una guerra. Luglio ha visto prezzi dei carburanti alle stelle e agosto ci ha regalato bollette salatissime. Cosa lega pandemia, guerra e gli alti costi dell’energia? C’è un collegamento? Secondo Fabio Duranti e Renate Holzeisen, si. “Non ti puoi meravigliare se hai la bolletta di casa aumentata di 4-5 volte. Hai accettato che qualcuno comprasse centinaia di miliardi di farmaci che potevano essere inutili e che altri paesi non hanno utilizzato, per esempio, eppure stanno molto meglio di noi. Sulla base di questo sono arrivati i guai, anche quelli di adesso con le bollette, perché è tutto un disegno generale“.

Duranti riporta l’attenzione sul fatto che “anche ammesso che i prezzi dell’energia fossero realmente questi, il governo avrebbe potuto mettere dei ripari per i cittadini e invece ha speso centinaia di miliardi in farmaci – che ora giacciono nei frigoriferi dell’aeronautica piuttosto che nei magazzini (di cui paghiamo sia gli affitti che l’energia elettrica che li alimenta) – che sono scaduti e che, secondo chi li produce, non servono assolutamente a nulla. Noi li abbiamo pagati e sembrerebbe che abbiamo preso impegni per altra roba ancora”. E continua: “La crisi energetica poteva essere tamponata grazie a quei miliardi. È chiaro che è tutto collegato, noi oggi dobbiamo capire che cosa è successo per curare il problema alla radice. E la radice è proprio questa: noi abbiamo accettato passivamente di farci togliere le libertà. L’uomo doveva vivere di più e meglio, doveva vivere una vita più serena senza avere problemi dell’energia o economici. A che serve eleggere governi nazionali, regionali, europei, mondiali, se poi dobbiamo stare peggio?“.

L’avvocatessa Holzeisen, laureata in economia politica, è d’accordo e pensa che “i costi e i danni che vediamo adesso sono quelli ‘imminenti’ ma c’è un’enormità di danni che deve ancora venire fuori. Quello che hanno causato è di una mostruosità che grida ad un accertamento accurato di quello che è successo e delle responsabilità. Continuano, giorno dopo giorno, a morire persone, si stanno ammalando tantissime persone, questo è un aspetto molto importante. Non c’è nulla di più importante della propria vita e della propria salute, ma non dobbiamo trascurare l’aspetto economico. Mi auguro che la gente inizi a capire che siamo in mezzo a un attacco all’umanità a 360 gradi nella sua esistenza vitale ma anche nella sua esistenza economica e finanziaria. Ci vuole la massima volontà di andare in fondo alla questione“.