60% di piogge in meno rispetto alla media e 2 gradi di temperatura in più. Continua l’allarme siccità in Italia, e adesso le conseguenze cominciano a farsi sentire soprattutto nell’agricoltura, tanto che la Coldiretti stima a 6 miliardi i danni per il settore agricolo. Nel mirino, lo spreco quotidiano d’acqua. Per Mario Tozzi, geologo e divulgatore scientifico, “il problema è di natura culturale: se non capiamo che l’acqua, oltre ad avere un prezzo, è un valore, è molto difficile che arriveremo a risparmiarla. I problemi principali, da questo punto di vista, sono l’agricoltura e l’industria. E qui il punto non è tanto il cambiamento climatico quanto l’uso sconsiderato della risorsa: ben venga la tecnica quando ci aiuta a riparare qualcosa che va riparata al momento, ma poniamoci il problema culturale”.

D’accordo con Tozzi anche il Prof Enrico Michetti, che invoca la necessità di provvedimenti di ampio respiro, capace di risolvere problemi annosi: “Gli interventi dovrebbero essere strutturali, come raccogliere l’acqua nelle cisterne e nei serbatoi. Abbiamo delle perdite ingenti negli acquedotti”. A tal proposito, per il geologo il punto è uno: mettere in discussione la scienza. “La mettiamo poco in discussione, se non quando va a influire sulla società: abbiamo discusso della pandemia, del cambiamento climatico e dell’evoluzione delle specie, ma delle cose che ci sembrano non avere un impatto sul nostro personale non ci interessa”.