Nel silenzio radicale dei media nazionali ed europei in Olanda ci sono proteste radicali degli agricoltori in rivolta. Gli agricoltori si stanno opponendo con enfasi alla transizione verde che ha deciso, tramite il governo Rutte, il taglio alle emissioni di azoto. Questa decisione ha provocato la chiusura degli allevamenti più inquinanti e la perdita di molti posti di lavoro.

Tutto ciò ha provocato la protesta radical incendiaria da parte dei lavoratori che sono scesi con i trattori a bloccare le strade e financo impedito l’accesso alla distribuzione dei supermercati: scaffali vuoti e strade invase dai trattori degli agricoltori. Abbiamo un ritorno di fiamma rossa, un ritorno di protesta organizzata contro il grande capitale che vive in modo parassitario del lavoro altrui.

La globalizzazione procede in questa maniera, una globalizzazione della miseria e della disuguaglianza in nome di una svolta green di cui si riempiono la bocca gli abitatori della ZTL, oltre che i padroni del blocco oligarchico. La svolta green è l’ennesima trovata dell’astuzia capitalistica per fingere di cambiare tutto senza cambiare nulla. Il capitalismo sta distruggendo l’ambiente e per proteggere l’ambiente occorrerebbe compiere l’esodo dal modello di sviluppo capitalistico, invece questo risponde ritinteggiando di verde il suo stesso modello.

Nella svolta green l’elemento del business prevale sempre sotto ogni profilo rispetto a quello della cura per l’ambiente. La globalizzazione capitalistica non è un pranzo di gala. Abbiamo infatti come coerente portato del pensiero unico politicamente corretto il piatto unico gastronomicamente corretto. In sostanza la globalizzazione produce anche omologazione a tavola, distruzione delle identità ed imposizione di un nuovo modo di consumare il cibo, ridotto alla pura materialità e privato di ogni identità.

Questo dipende dalla questione economica e poi distruggere le identità, perché le identità sono un pericolo per la globalizzazione. Ecco perché da tempo l’Unione europea si batte per l’introdurre le larve sulle nostre tavole. La narrazione neoliberale sarà la solita: nessuno vi obbliga a mangiare le larve ma sarete costretti non potendo permettervi altro.

Bill Gates già da tempo sostiene l’esigenza di produrre la produzione di carne e favorire il consumo di carne sintetica. In sostanza le classi dominanti potranno seguitare a mangiare carni e tartufi. Sotto invece, i plebei, le masse dannate del capitalismo globale, saranno condannate a mangiare carni sintetiche, larve e altri scarti.

La protesta che sta incendiando l’Olanda è un buon segnale, un segnale che ci indica che le classi dominate sono ancora pronte a resistere e a dire no a questa miseria globalizzata.

Radio Attività – Lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro