E’ l’emissione di denaro a debito che fa girare il mondo. E per mantenere lo status quo i “generatori di corone sono disposti a tutto”.
Il postulato tipicamente meluzziano sull’ordine dei rapporti di forza non manca di sfumature macabre, fino ad arrivare ai delitti politici che scandiscono anche il presente (“da notare quello di Shinzo Abe“); ma perché secondo Meluzzi si arriverebbe a soluzioni tanto estreme pur di governare?
Perché non vogliono farsi togliere scettro e corona solo perché la storia li ha sorpassati. Non è mai successo. Finché finanziavano lo Zar e Lenin contemporaneamente le cose potevano andare bene; finché finanziavano Hitler e i suoi oppositori le cose potevano continuare, ma quando viene sfidato quell’ordine ipnotico le cose cambiano“.

La “prognosi del presente” di Alessandro Meluzzi ci vede infatti in un momento di rottura, “simile a quello che precedette la guerra dei trent’anni“, ma questo cosa comporta?
Comporta l’avvento di chi sostiene il rovesciamento dei rapporti di forza, di chi propone un’alternativa dei modelli di lavoro, di chi non si accontenta della sopravvivenza economica e mette in discussione la teocrazia delle borse e del debito pubblico. Questo non significa certo che il cammino verso un’economia nuova sia facile, anzi.
Certamente questo costerà la vita a qualcuno, perché qualora questa cosa assumesse una leadership politica, coloro che la assumono faranno immediatamente la fine di Shinzo Abe. La storia è stata fatta di delitti politici: pensate a Olof Palme, pensate a Kennedy, pensate a Lincoln. Poi purtroppo temo che arriverà anche ai generatori di opinioni come noi appena tutto sarà più chiaro“.