Molti cattolici sono stanchi delle demolizioni della fede cattolica da parte di Bergoglio. Basti citare l’ultimo provvedimento, che è una pietra tombale sulla messa antica in latino, ossia la messa cattolica per eccellenza. Ma siccome bisogna costruire questa nuova religione mondialista che sia un contenitore per tutte le fedi, al servizio del nuovo ordine mondiale, chiaramente l’identità cattolica va distrutta con la dinamite”. Andrea Cionci, storico dell’arte, giornalista e scrittore, continua imperterrito la sua battaglia per scoprire la vera posizione in Vaticano dell’attuale pontefice. Posizione che sarebbe tutt’altro che stabile secondo quanto riportato nel suo libro ‘Codice Ratzinger’, in cui ripercorre i due anni di inchiesta trascorsi a scandagliare ogni angolo e pertugio delle misteriose stanze papali.

“Lo stesso Papa Benedetto, nel quadro che abbiamo ricomposto, spiega la situazione canonica nella quale si è auto-esiliato, cioè la ‘sede impedita’, uno status giuridico che fa sì che lui non abbia mai abdicato, che resti l’unico Papa e che quindi il Conclave del 2013 che ha eletto Bergoglio sia invalido. Anche perché un Conclave viene convocato quando il Papa è morto o regolarmente abdicatario, e non era certo quella la situazione. Quindi, quella che noi siamo stati abituati a considerare una rinuncia al papato (la famosa ‘Declaratio’ del febbraio 2013) non lo era affatto, lo abbiamo dimostrato in termini canonici e, soprattutto, lo spiega Benedetto. Ecco perché questo libro è incontestabile e nessuno riesce a smentirlo. Non l’ha smentito neanche il Santo Padre, Benedetto XVI, quando mi ha onorato di una sua lettera. Anzi, mi ha dato l’unica risposta che poteva darmi dalla ‘sede impedita’, corredandola per giunta del suo stemma da Papa regnante”.

Ma perché tutto questo mistero?

“Benedetto XVI – prosegue Cionci – già nel 2012 era pressatissimo a togliersi di mezzo sia dalla fronda interna della massoneria ecclesiastica, coagulata dalla cosiddetta ‘Mafia di San Gallo’, ossia una lobby di porporati progressisti, sia dai poteri forti internazionali con vari scandali e campagne mediatiche contro di lui. Così, ha applicato un piano anti-usurpazione pronto dal 1983, quando l’allora Cardinale Ratzinger aveva inserito un accorgimento proveniente dal diritto ecclesiastico tedesco, scomponendo il titolo del Papa in ‘titolo’ (cioè investitura divina) ed ‘esercizio pratico del potere’. Per cui, se hai il primo puoi esercitare il potere, se lo eserciti senza averlo (come fa Papa Bergoglio) sei un usurpatore. In questo modo, con la sua ‘Declaratio’, Papa Benedetto ha messo alla prova la fedeltà dei suoi Cardinali rinunciando al solo esercizio pratico del potere. I Cardinali, infedeli, hanno voluto leggere in questo gesto un’abdicazione e si sono anti-papati e scismati da soli. Questa è una realtà canonica certificata da canonisti e spiegata da Papa Benedetto in una miriade di messaggi sottilmente logici che ha disseminato nell’arco di nove anni in libri e interviste per far capire a chi ha orecchie cosa ha fatto: ecco perché dice sempre “il Papa è uno solo” senza mai spiegare chi dei due. C’è un Papa legittimo, contemplativo, che è quello Emerito e che merita di essere Papa, e ce ne è uno illegittimo attivo, Bergoglio, che è un anti-Papa. Il vero Papa si trova nelle sue mani, in stato di prigionia giuridica in Vaticano.

Quali rischi per il futuro se non risolve l’impasse?

“Il mainstream considera un assoluto tabù questa questione, non mi meraviglia: l’impostura dell’anti-papato presente è la chiave di volta di un sistema globale di imposture. Questo è un problema storico che può sancire la fine della Chiesa cattolica visibile. Il che ovviamente produrrebbe conseguenze anche a livello geopolitico. Se guardo all’Italia, invece, c’è una consonanza di ideali con quello che promana il PD, e cioè tutte le politiche mondialiste globaliste del capitalismo ultraliberista: se l’enciclica del presunto Papa Francesco ‘Fratelli tutti’ fosse applicata, con la sua immigrazione spinta, i ricongiungimenti e lo ‘ius soli’, sancirebbe la fine della nostra identità culturale nel giro di cinque-sei anni: il nostro Paese è finito se segue il PD e la falsa Chiesa bergogliana”.