Italia-Germania: avvio di Nations League da brividi. Il nuovo ciclo azzurro parte da Bologna e dalla sfida contro la forte truppa tedesca. Mancini avverte e predica calma.

Gli eroi europei di Wembley praticamente non ci sono più. Il restyling azzurro è ufficialmente partito. Il CT chiama in causa dal primo minuto forze fresche e giovani. Bastoni, Calabria, Tonali, Frattesi, Raspadori e Scamacca affronteranno al Dall’Ara Neuer e compagni. Il girone del torneo continentale coinvolge anche Ungheria e Inghilterra. Senza dimenticare le assenze molto pesanti di Chiesa e Zaniolo.

Queste le dichiarazioni in conferenza stampa di Roberto Mancini: “Veniamo da una delusione grande e pesante, non è semplice. Quando le cose non vanno, è il momento in cui bisogna rimboccarsi le maniche, pedalare e cercare soluzioni. In Italia spesso è difficile. La ripartenza è da adesso: il nuovo ciclo riparte da domani. La strada più più salita di 4 anni fa. Era comunque una situazione un po’ difficile, poi messi insieme sono stati straordinari. Ora non tutti giocano in Serie A e con pochissima esperienza internazionale: ci vorrà un po’ più di tempo“.

Il focus sulla Nazionale e sul futuro di Mancini

Luigi Ferrajolo

Io non credo che Mancini voglia lasciare la guida della Nazionale. Lo dico perché non è stato costretto a rimanere ma lo ha voluto lui. L’altra volta che l’Italia non si è qualificata abbiamo cambiato allenatore, Presidente federale e mancava solo che cambiassimo solo la sede di Via Allegri. E’ successo qualcosa di diverso in questi anni? Quattro anni dopo di nuovo non ce l’abbiamo fatta.

Furio Focolari

Non scherziamo. Uno che guadagna quello che guadagna e fa un lavoro così invecchia? I giocatori per la Nazionale ci sono. Chiaramente ora giochi contro la Germania e perdi, però devi battere l’Ungheria. Il massacro contro l’Argentina è stato un massacro e dimentichiamolo. Ora resettiamo tutto e ripartiamo dai Tonali, dai Locatelli, dai Barella, dai Zaniolo, da Scamacca e da Chiesa quando tornerà. Ci vuole tempo. Perderemo alcune partite ma altre le vinceremo vedrete.

Stefano Agresti

Nell’Argentina ho visto Dybala in panchina, Lautaro titolare, Messi e Di Maria. Ho sentito dire: ‘Però noi avevamo una squadra rimaneggiata’. Non mi pare francamente che fuori ci fossero fenomeni. Mancavano giocatori ma non abbiamo quei fuoriclasse sudamericani. Dobbiamo prendere atto di una realtà ridimensionata. Noi abbiamo un fenomeno che si chiama Donnarumma. Poi abbiamo una serie di giovani che vanno misurati a livello internazionale. La nostra grande speranza è Tonali che ha giocato in Europa 4-5 partite e le ha perse quasi tutte.

melli

Franco Melli

Noi nascondiamo la realtà. Noi abbiamo perso contro la Macedonia. La cosa è gravissima nella storia del nostro calcio. Dai nostri patrioti ho sentito dire che questa era la Nazionale più forte del mondo. Ho sentito dire che Mancini non faceva altro che inanellare vittorie. Era ridicolo tenere il conto. Quando sono arrivate le partite vere abbiamo fatto ridere.