L’ingaggio a gennaio da parte della Juventus, l’ottima annata col Frosinone in Serie B, la convocazione in Nazionale e ora l’esordio in azzurro dal primo minuto. Con la serata di Wolverhampton Federico Gatti ha chiuso la sua prima stagione memorabile.

Classe 1998, venuto su nel settore giovanile dell’Alessandria, è stato acquistato dalla società torinese a gennaio ed è poi rimasto in Serie B al Frosinone fino al termine del campionato.

Le cronache riferiscono di un ragazzo semplice, molto determinato. Con una naturale propensione al sacrificio, forse soprattutto per merito della sua conoscenza della vita “vera” – visto che ha lavorato nel campo delle costruzioni – il che gli ha consentito di aiutare la propria famiglia anche quando era ancora un calciatore non professionista. Al calcio però non ha mai rinunciato, piuttosto si allenava la sera per conciliare tutto. Piede destro, visione di gioco e tanta personalità: nel Frosinone in B si è confermato abile anche in zona gol, nelle trentacinque partite disputate, la maggior parte delle quali scendendo in campo dal primo minuto. Un altro Chiellini? Piano, certamente lo rammenta per tempra e dedizione.

Un particolare che fa riflettere: un salto di sei categorie nel corso di sei stagioni. Ora, come approdo, il contratto fino al 2026 con i bianconeri.

Come ha giocato ieri sera? Più o meno da sette, senza per nulla patire la fibrillazione dell’esordio. Se si parte con la testa da veterano, lo si diventa presto, i segnali in questo caso ci sono tutti.

Paolo Marcacci