In un sistema caotico, il potente regna: quando le masse non hanno consapevolezza del proprio potenziale e delle proprie capacità, i primi ad approfittarsene sono le élite. La maggior parte degli studi sulla comunicazione e psicologia sociale hanno sempre esaminato il concetto di coscienza individuale, quella coscienza che ci permette di vedere il mondo per quello che realmente è e, in base a questo, assumere un atteggiamento positivo e propositivo verso noi stessi e il prossimo. Attenzione, agire in maniera ‘giusta’ e consapevole significa anche avere amor proprio, amore per la propria patria ma anche per la diversità.

Tutto questo però sembra essere venuto a mancare, ormai sembrano passati secoli da quel 1946, dove gli italiani scelsero la forma di Governo repubblicana a sfavore di quella monarchica. ‘Scegliere’, oggi potremmo dire di aver fatto lo stesso, prendendo come riferimento l’attuale Stato? Stiamo davvero vivendo in una forma democratica, in una Repubblica parlamentare, con parlamentari scelti da noi e in base alla nostra coscienza individuale, senza essere controllati e reindirizzati?

Fabio Duranti ne parla in diretta con i Prof. Alberto Contri e Alessandro Meluzzi.

Alberto Contri sull’analisi generazionale

“Io sono arrivato ad una conclusione drammatica. Insegnando come professore a contratto da 25 anni mi sono accorto che abbiamo bruciato due generazioni. Gli studenti sono amorfi non hanno ideali. Ai master ancora peggio, trovo persone molto specializzate verticalmente sulla loro cosa, ma sul resto zero assoluto. Su tutti grava questa storia della costante attenzione parziale. Vivono di frammenti, introitano frammenti, sputano frammenti. Non sono più capaci di reagire”.

Alessandro Meluzzi e il fallimento della globalizzazione

“È evidente che ci troviamo di fronte ad un passaggio in cui la globalizzazione è fallita, questo lo hanno ammesso anche a Davos e soltanto dei vecchi mostri continuano a pensare che le teorie del prof. Harari, che ci vorrebbe tutti ridotti a cloni ‘microchippati’, possano funzionare per garantire l’ordine statico. Pensate se fossimo tutti dei micro robot controllati da un sistema, che è il loro vero obiettivo.

Parlando dei virus, il sistema di controllo che evidentemente loro hanno studiato e pensano di applicare è quello dell’allarme permanente sanitario – virologico del “Dr. Knock o il trionfo della medicina” in cui i soldi si fanno curando i sani e quindi non c’è niente di meglio di vaccini, efficaci o inefficaci che siano, dati per sempre a tutti ovunque, per qualsiasi cosa e un clima di allarme permanente garantito dalla messinscena delle mascherine e tutto quello che recano con sé. Pur non servendo a niente, evidentemente, servono a mantenere l’ordine psicologico, antropologico e psicotico, ma servono anche a far vendere non più macchine a quelli che prima facevano la Fiat, o quant’altri interessi, ma vendere straccetti inutili che però rendono a chi li fa e sottometto chi se li mette”.