La vigilia di Roma-Feyenoord ▷ Il dibattito sul fattore Mourinho per la conquista della Conference

Roma-Feyenoord: la grande notte è alle porte. Domani sera l’Arena Kombetare farà da cornice alla finalissima di Conference League. Da segnalare timori per l’ordine pubblico. Le autorità locali, italiane e olandesi stanno pianificando un piano speciale per la sicurezza all’interno e all’esterno dell’impianto.

Calcio d’inizio previsto per le ore 21. I giallorossi intanto sono in partenza per l’Albania. Mourinho e il suo staff devono sciogliere ancora gli ultimi dubbi di formazione in vista del match cruciale di un’intera stagione. Certamente la matematica qualificazione in Europa League ottenuta contro il Torino in campionato ha disteso gli animi all’interno dello spogliatoio. Ora Abraham e compagni hanno tutto il tempo e la tranquillità per preparare al meglio l’impegno contro gli olandesi di Rotterdam.

Lo Special One ha già avviato l’opera motivazionale verso i suoi discepoli che scenderanno in campo. A spiegare la tattica psicologica portata avanti dal mister portoghese è un suo vecchio pupillo ai tempi dell’Inter come Sneijder. “Sinceramente mi è venuto da ridere quando ho letto che Mourinho ha detto di ritenere ingiusto che il Feyenoord abbia una settimana in più per preparare la finale di Tirana. La Roma – ha detto in un’intervista al De Telegraaf l’olandese – stava ancora giocando in campionato. Nel 2017 era arrabbiato per il fatto che l’Ajax potesse permettersi dodici giorni per la partita contro il Manchester United e che potesse preparare la sua squadra solo per tre giorni. È un gioco psicologico. Fa capire ai suoi giocatori quanto sia tutto ingiusto e li motiva affinché puniscano l’ingiustizia“.

Il fattore Mourinho è sempre presente. Mi sorprende però il fatto – secondo il Direttore di Calciomercato.com Gianni Visnadi – che dei professionisti abituati a certi palcoscenici abbiano bisogno di sentirsi dire certe frasi per motivarsi. Non sono d’accordo solo con due opinioni. Noi ricordiamo sempre le finali vinte da Mourinho, dimenticando però quelle perse. Una tra l’altro contro il Milan in Supercoppa Europea. Poi non sono sicuro che la Roma sia favorita sul Feyenoord. Sarebbe più giusto dire: ‘Ce la giochiamo’. Gli olandesi hanno tradizione e sono rognosi. Sarà una partita difficile“.

L’avvicinamento alla notte di Tirana con i nostri esperti

Furio Focolari

In questi casi l’aspetto psicologico può contare molto. Soprattutto quando sulla carta sei favorito rischi magari di pensare che sei più forte prendendo un po’ sottogamba l’impegno. Sappiamo che Mourinho è un grande motivatore, in sostanza è la realtà di Al Pacino. D’altronde se ha vinto tutte le finali disputate da allenatore un motivo ci sarà. Sneijder evidentemente ricorda la cavalcata del triplete interista

Stefano Agresti

Chiaramente in queste situazioni Mourinho è il numero 1 in campo. E’ un personaggio di livello mondiale. Da un certo punto di vista il Feyenoord può subire il suo fascino, ma tutti possono subire il suo peso. Lui è uno molto abile a tirare dalla sua parte tutti. Credo che sia una arma importante per la Roma. I giallorossi sono favoriti perché a mio avviso la Roma è più forte rispetto agli olandesi. La partita però resta complicata.

Roberto Pruzzo

Tra Spinazzola e Zalewski io darei ancora fiducia al giovane ex Primavera. Zalewski ha meno esperienza ma quando va in campo sembra uno che ha sempre giocato lì. Cercherei di capire inizialmente anche l’avversario che si affronta cercando di rischiare il meno possibile. Bisognerà sfruttare tutte le possibilità. Molto probabilmente sarà una partita bloccata soprattutto in avvio.