“Dimmi Josè” è la bandiera che esce dalla curva sud dopo la vittoria con il Leicester. I tifosi romanisti sono riusciti a cambiare anche le parole dell’inno vendittiano, il che dà un’idea dell’entusiasmo che lo special one è riuscito a portare a Roma. L’ha voluta, l’ha cercata, l’ha ottenuta la finale di Conference League Mourinho, 31 anni dopo l’ultima finale europea; un trionfalismo totale quello vissuto da un’intera città ieri sera. La guida tecnica giallorossa nella notte dell’Olimpico, ha deciso di entrare definitivamente nel cuore dei tifosi romanisti, il portoghese non è riuscito a trattenere le lacrime dopo il successo ottenuto: “E’ una vittoria di famiglia, una famiglia in campo e in panchina e sugli spalti. Questa empatia e questo senso di unità è la nostra vittoria più grande” – le parole di Mou con le quali ha descritto la sua commozione a fine partita.

25 titoli conquistati in carriera ma la voglia di vincere è sempre la stessa: lo sanno tutti ma le sue lacrime hanno spiazzato il mondo, un’emozione forte quella vissuta dall’allenatore giallorosso dopo qualche anno di difficoltà visti gli esoneri con il Mancester United e il Tottenham. Probabilmente Mou per tornare al suo livello aveva bisogno di una “famiglia”, questa famiglia si chiama Roma.

Alessandro Vocalelli

Stiamo parlando di una leggenda del calcio. Un uomo che ha vinto ovunque, è un trascinatore assoluto per cui è uno che riempie lo stadio. I tifosi sono stati i primi a schierarsi al suo fianco e non hanno ceduto di un millimetro neanche quando le cose non sono andate bene. Dipingere Mourinho come un grande comunicatore, un grande uomo di marketing e meno come allenatore è una sciocchezza. E’ un grande allenatore.

Luigi Ferrajolo

Non scopriamo noi Mourinho, è venuto in una città che ha voglia di vincere. Bisogna essere onesti i primi mesi la Roma era inguardabile; si parla sempre di Mou e non della squadra questo dimostra la sua forte personalità nell’attirare attenzione. Ieri ci ha sorpreso con il pianto, un altro giorno ci sorprende per quello che dice o per una scelta tecnica. Mi ha sorpreso la squadra e anche lui, ci sono le premesse per costruire.

Gianluca Lengua

E’ cambiata la Roma. Personalmente ho sempre detto che Fonseca non era adeguato per un club come la Roma. Dall’annuncio di Mourinho l’ho sempre appoggiato perché è lui. Mourinho rimane Mourinho anche quando la squadra ha perso partite importanti, lui è allucinante, ha portato la Roma in una finale di coppa europea dopo 31 anni. E’ unico.

melli

Franco Melli

Per me è affascinante, un allenatore dogma che riesce a farsi voler bene, trascina tutti. Queste qualità l’hanno reso unico. Questo ha reso lui un personaggio unico. Pensavo al suo pianto di ieri sera, non mi risulta che lui piangeva la sera del triplete. E’ un colpo di teatro di un grandissimo attore.