Parliamo di politica, del rapporto tra le decisioni politiche e il volere del popolo. La democrazia dovrebbe essere la rappresentazione del volere del popolo ma così non è. Lo abbiamo visto con quello che sta facendo Mario Draghi e lo ha anche detto ad un intervista al Corriere della Sera. Non è un errore, non è una frase buttata casualmente.

Gli chiedono se vorrebbe ricandidarsi e lui risponde che non è abituato a tali cose. Certo, lui viene nominato, da chi? Dall’esterno per prendere ordini. Draghi è andato a Strasburgo e l’aula del Parlamento era vuota, parlava alla sedie, con inquadrature particolari che non facevano vedere le poche persone presenti rispetto all’emiciclo. Molti giornali hanno usato foto di altre iniziative, insomma parlava a delle sedie vuote.

Perché? Perché Draghi è capo di una colonia. Non non sappiamo cosa accadrà sulla guerra perché il parlamento non viene più convocato. Si è passati dalle sanzioni all’invio di armi difensive al volere dichiarare la vittoria sulla Russia. Quale tipi di armi verranno impiegate? Viene tutto segretato, nessuno può saperlo, neanche i parlamentari. Poi Biden darà gli ordini a Draghi che andrà dopo il week-end negli Stati Uniti.

E’ un colpo anche alla democrazia formale, quella istituzionale. In questo poi ci sono le opposizioni. La Meloni sul tema della guerra e dell’economia è totalmente allineata a questo governo, Conte invece alza la testa e il M5S , ora che c’è la guerra e vedono che gli italiani sono contrari, fanno la voce grossa nei confronti di Draghi. Avrebbero una mossa semplicissima, basterebbe che ritirassero la delegazione dal governo M5S e Draghi andrebbe in America non più per prendere gli ordini ma per risolvere tale situazione.

In questa nostra democrazia non si passa dal Parlamento e non si tiene conto della volontà della maggioranza degli italiani che vuole la pace e uno sviluppo economico non influenzato dalla guerra