La Roma di Mourinho supera con una rete di Tammy Abraham gli inglesi di Leicester nella semifinale di Conference League e vola in finale contro il Feyenoord. Oltra agli 11 in campo, la vera vittoria è arrivata dagli spalti dell’Olimpico dove l’appello di Mourinho a sostenere la squadra è stato accolto con entusiasmo dai tifosi giallorossi. Bandiere, cori e un sostegno ininterrotto durato tutto l’arco della gara e oltre il tempo regolamentare, con l’abbraccio di tutto lo stadio ai giocatori dopo il triplice fischio finale.

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15esimo sold out  stagionale per la Roma di Mourinho, infranta la soglia del milione di tifosi complessivi allo stadio dall’inizio della stagione. Numeri sintomo di un attaccamento viscerale della tifoseria alla squadra, di una buona politica del costo dei biglietti e del rinnovato entusiasmo suscitato dal tecnico portoghese, divenuto vero e proprio idolo della tifoseria.

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Uno spettacolo nello spettacolo quello messo in scena dalla tifoseria giallorossa, un colpo d’occhio da brividi ed emozionante. Il dodicesimo uomo in campo a fianco di Mourinho e dei suoi giocatori. Mozzafiato al coreografia della Curva Sud con una citazione latina di imperiale memoria, simbolo di una grandezza sportiva pronta ad affermarsi in Europa e ad affermarsi contro i britannici del Leicester:”In Britannia cuncti nomen romanorum horrebant”, tradotta: “In Britannia tutti temevano il nome dei romani”

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La Conference League della Roma: da Bodo a Tirana

Ora la squadra di Mourinho dovrà sfidare gli olandesi di Rotterdam del Feyenoord nella finale di Tirana, dove sicuramente non mancherà ancora l’apporto dei tifosi. La società ha intanto già promesso che per i 166 tifosi presenti alla sonora sconfitta contro il Bodø/Glimt sarà assicurato il biglietto per l’ultimo atto della Conference League.

Infine da sottolineare il feeling tra Mourinho e il tifo dell’Olimpico, un sentimento di simbiosi nato fin dai primi giorni dell’esperienza del tecnico sulla panchina della Roma e cresciuto in modo sensibile grazie al carisma dell’ex allenatore dell’Inter. Ieri sera le lacrime dell’allenatore e l’emozione alla fine della partita hanno dimostrato ancora una volta il grande coinvolgimento emotivo di Mourinho in questa esperienza all’ombra del Colosseo.

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