Sentenza storica della Corte costituzionale. Dopo anni di dibattiti sulla legittimità dell’assegnazione in automatico ai figli del cognome paterno, ora le regole cambiano. Il principio affermato dalla Corte prevede la fine del sistema di attribuzione meccanico del cognome di un solo genitore, il padre, ma da ora il figlio, sia naturale che adottato, vedrà il nome proprio affiancato da quello famigliare sia paterno che materno.

Il cognome, nato circa 1000 anni fa, ha avuto fin dalla sua origine lo scopo di individuare un soggetto affiancando la sola indicazione nominativa con un riferimento di tipo famigliare maggiormente specifico. Se in altre culture questo è stato un appannaggio riservato alla discendenza sia dal ramo paterno che moderno, nel sistema italiano il patrimonio del cognome è sempre stato proprio del padre.

Alfonso Celotto, professore di diritto costituzionale dell’Università di Roma Tre, spiega l’evoluzione legislativa dell’attribuzione del cognome e come cambierà ora il meccanismo italiano dal punto di vista legale. La Corte Costituzionale ha indicato la via, ora spetta al Parlamento prendere atto della decisione ed elaborare la nuova norma.

Il commento del prof. Alfonso Celotto