In vent’anni ben 19 volte il saldo tra entrate e uscite è risultato positivo. Tale surplus è sistematicamente inferiore alla spesa per interessi dovuti al sistema finanziario. Nonostante le politiche del rigore con taglio della spesa pubblica e di aumento di tassazione o riduzione delle detrazioni, quindi aumento delle basi imponibili. Il differenziale è destinato a crescere. Sto affermando che la politica del rigore in questo sistema non potrà mai avere una fine.

Supponiamo di essere all’interno di una famiglia, lo Stato, e ad un certo punto qualcuno dica che il debito famigliare è troppo alto dunque è necessario tagliare gli sprechi. I membri della famiglia, convinti di questo, cominciano a tagliare quelli che sembrano sprechi e a mettere sempre più denaro nei conti della famiglia. Peccato che nonostante tutti gli sforzi dopo trent’anni si accorgono che la banca, prestatrice del denaro, sta ingrassando di più mentre la famiglia non ha più da mangiare.

La politica del rigore che ci è stata data come ricetta neoliberista da trent’anni ci ha portato ad una situazione di esplosione della povertà e del welfare state. Possibile che non capiate che quella strada è fallimentare? Possibile che non capiate che la politica del rigore non potrà mai avere una fine in quanto è fatta per dare da mangiare interessi speculativi non dovuti ad un sistema di banche private?

Malvezzi​ Quotidiani, pillole di economia umanistica con Valerio Malvezzi