Al quinto giorno di guerra Ucraina-Russia, le due parti coinvolte hanno iniziato a intavolare la trattativa per ridisegnare lo scenario dell’Est Europa. Siamo nella provincia di Gomel, in Bielorussia, dove i rappresentanti del Cremlino e la controparte ucraina si sono seduti attorno a un tavolo mentre fuori le bombe hanno continuato a scandire le ore del conflitto. Dopo il primo round di negoziati il presidente Volodymyr Zelensky ha delineato una prospettiva solo in parte insoddisfacente: “I colloqui di oggi non hanno ancora prodotto il risultato auspicato da Kiev, ma la delegazione ucraina ha ricevuto alcuni ‘segnali'” ha affermato, consapevole del fatto che tutto è avvenuto “mentre il nostro territorio veniva bombardato e bombardato”.

Dall’altra sponda della guerra, Putin ha messo subito in chiaro la ricetta per porre fine a quella che Papa Benedetto XV avrebbe chiamato “inutile carneficina”. Il capo di Stato russo ha dettato le sue condizioni: riconoscimento della sovranità russa sulla Crimea, la smilitarizzazione e la neutralità dell’Ucraina. È proprio da queste richieste che sorge un punto di domanda cruciale: sono pretese tali da giustificare una vera e propria corsa dell’Occidente all’armamento del Paese offeso? Così eccessive da proseguire un conflitto che è già diventato imprevedibile? Le risposte potrebbero aprire a una narrazione diversa da quella offerta dal mainstream.

Ne ha parlato Fabio Duranti in diretta a Un Giorno Speciale, con Francesco Vergovich.

“La guerra? Uno schifo, ma di chi è la colpa? La Repubblica ci dice quali sono le richieste di Putin. Il presidente russo ‘chiede il riconoscimento della sovranità russa sulla Crimea’ – cosa che già esiste, il 97% della popolazione si è espressa – e la neutralità dell’Ucraina. Sono mesi che sta dicendo che non vuole missili nel c***. Ripeto: la guerra la condanniamo tutti. Ma secondo voi chi è lo scemo che vuole la guerra? Quello che produce le armi ovviamente, oppure un pazzo scriteriato. Chi vuole la guerra nel mondo? Solo chi ha un interesse. Fai le armi, sei uno psicopatico. I cittadini normali come noi è chiaro che la guerra non la possono volere. Non serve fare le premesse. Però se c’è una guerra, di chi è la colpa? Solo di chi la fa, oppure magari di chi sta provocando per volerla fare?”