Purtroppo sembra che ormai tutto lasci intendere un’imminente guerra sul fronte ucraino. Da tempo sappiamo la tensione che si palpa in quell’area e pare che ora siamo giunti in prossimità dell’epilogo. La monarchia del dollaro non aspetta altro che un passo falso della Russia di Putin per avviare un conflitto bellico che ponga la Russia all’angolo.

Perché tanta acredine verso la Russia di Putin da parte della civiltà dell’hamburger e di conseguenza delle colonie a traino, tra le quali la nostra sventurata Italia? La ragione di tanto odio sta tutta nel fatto che la Russia di Putin anziché essersi genuflessa al nuovo ordine mondiale sta resistendo e sta dicendo di no rispetto alla globalizzazione.

Così si spiega l’astio apertamente espresso dalla civiltà del dollaro contro la Russia di Putin, oltretutto Putin è colpevole per aver invertito la tendenza servile rispetto a Washington che fu di Gorbaciov prima e di Eltsin dopo. Putin in sostanza sta resistendo all’americanizzazione del mondo. Si noti che dal 1989 in avanti gli Stati Uniti d’America stanno cercando in ogni modo ad accerchiare la Russia di Putin vuoi con basi Nato ai confini, vuoi con fenomeni di colonizzazione dell’immaginario o con rivoluzione colorate.

L’Ucraina diventa un passaggio centrale, decisivo di questo conflitto sempre più aperto con la Russia di Putin che sta resistendo e forse in queste ore decisive potrebbe essere sull’orlo di cedere a queste provocazioni che gli Stati Uniti stanno vigliaccamente conducendo. Dobbiamo riporre le nostre speranze, contrariamente a ciò che vanno dicendo i giornalisti a gettone, nella Russia di Putin, baluardo di resistenza all’americanizzazione del mondo e baluardo di speranza per tutti i popoli non allineati con quel processo sempre più disumanizzante chiamato globalizzazione, la forma contemporanea dell’imperialismo americanizzante.

Nelle prossime ore si giocherà la partita decisiva. Se la Russia cederà alle provocazioni potrebbe scaturire un conflitto bellico di portata epocale. Capiremo se la Russia è in grado di resistere alla forza della monarchia del dollaro o se sarà costretta a cedere. Non dimentichiamo che nel conflitto si staglia l’ombra di un’altra grande potenza che per ora non agisce, la Cina che ha già ha detto di essere schierato dalla parte della Russia.

Questa è un’ottima notizia dacché l’asse Russia-Cina potrebbe essere oggi dirimente per contenere il delirio onnipotente degli Stati Uniti d’America. Abbiamo dunque da sperare in una Russia forte e anche difesa dalla Cina. Sul piano geopolitico non deve esserci alcuni dubbio: il nemico principale sono e sono stati gli Stati Uniti d’America.

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