La pandemia da due anni ci ha costretto in uno stato d’emergenza continua. Lo stress dei lockdown, le misure restrittive e il distanziamento sociali ci hanno condotto in un clima continuo di tensione paura. A fare da megafono al malessere psicofisico degli italiani una comunicazione mediatica e giornalistica di tipo allarmistico, lontano da una funzione di carattere informativo. Le stesse istituzioni dello Stato sono state fondamentali nel delineare un clima di allarmismo collettivo.

La paura, oltre ad essere uno strumento di potere politico, è anche strettamente legata alla biologia umana e al nostro stato di salute. Il martellante messaggio di governo, istituzioni e media può avere avuto conseguenze gravi sul nostro ciclo vitale? Il prof. Giovanni Frajese, forte della sua esperienza medica, analizza nel dettaglio ma in modo chiaro le possibili conseguenze di uno stato continuativo di terrore indotto.

La produzione eccessiva di Cortisolo, spiega Frajese, condizionerebbe in modo determinante la nostra salute e in particolare modo inciderebbe in modo determinante sul nostro sistema immunitario arrivando a conseguenze gravi per il nostro benessere fisico e mentale.

Giovanni Frajese in diretta a “Un giorno speciale”

Ogni volta che noi abbiamo paura l’ipofisi dice al surrene di produrre cortisolo, quest’ultimo in uno stato di paura temporaneo mi permette di sopravvivere ma ha un costo. Un costo sul sistema vascolare, sulle ossa, sulla pressione e sugli ormoni sessuali. Il cervello in quel momento mi calma il sistema immunitario. Immaginate a livello comunicativo quello che è stato fatto a tutti i cittadini. Un governo e ministro della Salute che dicono chiudetevi in casa, non abbiamo nessun altra arma, attiva questo meccanismo di paura che produce il cortisolo in maniera costante. Il mio sistema immune da quel momento in poi, rimanendo nello stato di paura, mi abbassa le difese immunitarie”