Inter in caduta. Ora la crisi nerazzurra è più nitida. Lanciarsi in bilanci secchi non sarebbe onesto, ma il tonfo interno dell’ex capolista al cospetto del Sassuolo champagne di mister Dionisi desta forte scalpore.

I neroverdi vincono 2-0 mostrando al pubblico del Meazza trame ariose e tambureggianti. Raspadori e Scamacca, gemelli azzurri del gol, trafiggono Handanovic nell’arco di un match onestamente mai troppo in discussione. Ai microfoni di DAZN Simone Inzaghi fa un bilancio a caldo della sconfitta con parole che non lasciano spazio a precisazioni ulteriori: “Sono molto arrabbiato per l’approccio. Il Sassuolo aveva vinto col Milan qui e a Torino con la Juve, dovevamo stare attenti. Poi, nel secondo tempo, abbiamo cercato di organizzare qualcosa, ma non abbiamo avuto nemmeno l’episodio. Dovevamo approcciare in modo diverso al di là delle fatiche di coppa e della gara del Sassuolo. Ora analizzeremo con calma, cercheremo di trovare energie fisiche e mentali. Siamo tutte lì, sappiamo che mancano 13 finali da qui alla fine e vogliamo andare avanti”.

Milan 56, Inter 55, Napoli 53. I partenopei di Spalletti questa sera hanno la chance di balzare in testa in caso di successo sul campo del Cagliari. La lotta a tre per il tricolore si prolungherà fino al termine del campionato. Un testa a testa bello, emozionante e al tempo stesso pieno di insidie dietro l’angolo. Lautaro accusa polveri bagnate ormai da diverse settimane, l’assenza di Brozovic in mediana ha indubbiamente limitato la qualità del filtro nella zona nevralgica. La pesantezza fisica ha colpito in particolare frecce dal sicuro affidamento come Perisic e Dzeko. Insomma, un mix di effetti avversi post Liverpool ha provocato lo scivolone in salsa emiliana. Adesso testa alla prossima sfida contro il Genoa.

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