Inter stesa dal Liverpool. Roberto Boninsegna lancia una critica nei confronti di Simone Inzaghi. Sul banco degli imputati salgono le scelte nei cambi durante il match di San Siro.

In particolare l’ex bomber nerazzurro, ma anche di Cagliari e Juventus, pone le sue attenzioni sul cambio Lautaro Martinez-Alexis Sanchez. L’assetto tattico interista, secondo Bonimba, ha subito una inevitabile involuzione con il netto abbassamento del baricentro della squadra. La corazzata britannica guidata da Jurgen Klopp è riuscita ad approfittare della timidezza del Biscione per affondare i due colpi decisivi ad opera di Firmino e Salah.

L’Inter ha certamente disputato una gara oltre la sufficienza ma, inutile negarlo, qualcosa non ha funzionato al meglio. Il miglior attacco del campionato di Serie A non è riuscito a trafiggere in almeno una circostanza la porta difesa dal brasiliano Alisson. La traversa di Calhanoglu e altre potenziali occasione non concretizzate sono chiari segnali di sfortuna ma pure di poca lucidità nei momenti topici del match.

L’intervento live di Roberto Boninsegna a Radio Radio Lo Sport

Dubbi sul cambio Lautaro-Sanchez

Direi che ieri qualcosa è stato sbagliato. Quando si gioca contro queste corazzate inglesi devi sapere che fuori casa qualcosa ti concedono, mentre in casa decisamente no. Quando incontri un avversario che ti costringe a stare in difesa, tiri fuori una punta come Lautaro e il tuo gioco non si sviluppa più in avanti, rischi di andare ulteriormente in difficoltà. Secondo me con questa sostituzione ci siamo dati una pugnalata. A mio parere doveva essere sostituito Vidal con Sanchez, giocando quindi con due punte più il cileno“.

L’importanza di un attaccante d’area di rigore

In una squadra che si rispetti una punta centrale, capace di dare profondità al resto del gruppo, serve sempre. Poi se c’è una seconda punta come Lautaro ben venga. Con un attaccante solo una grande compagine non può raggiungere risultati di spessore. Servono sempre due o tre giocatori capaci di realizzare al meglio il gioco collettivo. Io contro il Liverpool Lautaro non l’avrei mai tolto. L’errore dell’allenatore è stato quello di aver paura. Al massimo c’era la trasferta in Inghilterra da poter sfruttare“.

Sulla prestazione di Dzeko

La punta centrale un po’ di egoismo deve averlo. Perché è proprio lui che finalizza il gioco. Contro il Liverpool probabilmente Dzeko ha pensato di dare il pallone a Lautaro e agli altri compagni sperando che facessero gol. Il numero 9, per caratteristiche naturali, deve sempre giocare per finalizzare e per segnare“.

Sulla lotta scudetto

Perdendo il derby, dove Inzaghi ha fatto giocare Vidal e Sanchez che venivano dal Sudamerica, meritatamente la storia del titolo è tornata in discussione. Quindi ora Milan e Napoli sono rientrate pienamente in lizza per lo scudetto. Logicamente adesso bisogna andare a Bologna e vincere. Se vai al Dall’Ara e non strappi il successo rimani secondo. I giochi sembravano fatti, mentre la situazione è cambiata“.