L’idea di aver tutto e subito è affascinante, specialmente se ti si convince di poter tutto e semplicemente conoscendo la tecnica giusta raggiungere qualsiasi risultato. La logica del se vuoi puoi, viene banalizzata e portata alla cultura popolare, quella da bancarella, spacciando per americani concetti che furono inventati, originariamente, da italiani del calibro di Giovanni Pico della Mirandola che espose tale idee nell’opera “Discorso sulla dignità dell’uomo”.

Gli uomini politici, preso atto del decadimento culturale del pensiero umanistico, prendono contatto con la cultura pratica delle lobbies e non più con il pensiero teorico dell’intellettuale. In questo nuovo mondo che snatura i valori tipici della nostra storia mediterranea e contadini, importando pensieri di Wall Street e del protestantesimo nordico, si diffonde la nuova teoria economica di riferimento: il neoliberismo.

I messaggi dei corsi che vi dicono diventate ricchi in un week-end, l’autostrada per la felicità e la ricchezza, questa idea che si possa diventare ricchi senza fatica è in realtà una deriva quando noi passiamo dal pensiero dell’umanesimo al pensiero tecnico. Questo accordo tra i politici e le lobbies avviene perché è stato scardinato il pensiero dell’umanesimo.

Si va al di là dell’uomo e si pensa che gli uomini siano robot e quindi come tali gestiti. In questo nuovo mondo si snatura la realtà contadina del nostro modo di pensare. Da un mondo classico umanista, italiano, ad un mondo protestante e nordico si diffonde una cultura del neoliberismo

Malvezzi​ Quotidiani, pillole di economia umanistica con Valerio Malvezzi