Sorvolando per il momento sugli aspetti legati a efficacia e sicurezza, il vaccino ha portato con sé un’ondata inaspettata di ossessioni e frustrazioni. Uno degli effetti collaterali di breve periodo, già manifestatosi con tutta la sua brutalità è l’odio alimentato dalle scelte su queste sostanze. Chi dice può continuare a far parte della società al tempo della nuova normalità. Chi dice no viene emarginato, denigrato, privato progressivamente di ogni libertà.

La tessera verde predisposta dal Governo come lasciapassare ai luoghi della vita pubblica ha ampliato il suo raggio di azione comprendendo sempre più luoghi e attività. Da ultimo banche, poste, trasporti collettivi e tanto altro. “Un risultato straordinario, una conquista” lo ha definito il ministro Renato Brunetta in merito alla più recente estensione del Green Pass. L’elogio di uno strumento che vieta di fatto la vita a tutti coloro che hanno esercitato una scelta diversa dalla massa sul proprio corpo.

A proposito di favoreggiamento al disprezzo e soppressione del dissenso, hanno avuto grande eco nelle ultime ore le parole pronunciate dal dottor Agostino Miozzo. L’ex coordinatore del Cts non ha usato mezze misure per indicare la via che si dovrebbe seguire: “Nell’emergenza in cui siamo non ci è permesso essere democratici”. Seguendo il filo del discorso di Miozzo, dunque, l’opposizione sarebbe un lusso che non ci possiamo attualmente permettere. Avremmo bisogno dell’uomo solo al comando, se ne deduce.

Le due fuoriuscite, più che uscite di Brunetta e Miozzo sono state commentate in diretta dal professor Enrico Michetti insieme a Fabio Duranti. Ecco la riflessione a Un Giorno Speciale, con Francesco Vergovich.