Abbiamo tutti in questi giorni appreso con giubilo e baldanza la fine nel Regno Unito dell’infame tessera verde. In particolare nell’Inghilterra di Boris Johnson si è prodotto quello che il Corriere del Siero (pardon, il Corriere della Sera) ha appellato il “liberi tutti in Gran Bretagna: addio a mascherine, Green Pass e a smart working”.

Con il liberi tutti in Gran Bretagna avremo ragionevolmente uno scenario che potrebbe così essere delineato. Si badi che già l’Inghilterra altre volte ha preso la via del liberi tutti e ha cercato di svincolarsi dalle misure più stringenti legate all’emergenza permanente come nuovo metodo di Governo. E ogni volta che ha provato a farlo, Boris Johnson è stato tirato per la giacca e riportato alle ragioni del Leviatano tecno-sanitario. Chissà che non si delinei anche ora in Inghilterra una situazione di questo tipo, che così provo a tratteggiare.

Adesso hanno abbandonato l’infame tessera verde, le mascherine, lo smart working. Poi a breve i contagi potranno tornare a salire, lo yo-yo virale riprenderà il suo cammino e a quel punto la comunità internazionale dirà all’unisono: “avete visto che cosa accade a liberarsi dalle santissime norme di protezione del Leviatano tecno-sanitario?”.

Questo potrebbe essere lo scenario. La mia è un’ipotesi ermeneutica, intendiamoci. Spero che non si realizzi, spero che l’Inghilterra possa seguitare nella sua via di liberazione dal perfido Leviatano tecno-sanitario. Tuttavia non bisogna farsi troppe illusioni: la vecchia normalità è ciò che l’ordine neoliberale dominante vuole in tutti i modi evitare.

RadioAttività, lampi del pensiero con Diego Fusaro