Con la netta vittoria nel derby contro la Salernitana (4-1) si è chiuso il magico mese di gennaio del Napoli. E pensare che questo sarebbe dovuto essere il mese della sofferenza per gli azzurri, falcidiati dalle numerose assenze dovute alla Coppa d’Africa, al Covid e a infortuni muscolari di vario tipo. I partenopei hanno invece raccolto 10 punti sui 12 disponibili, lasciandone due soltanto sul campo della Juventus, al termine comunque di una gara molto ben giocata (nonché quella con il maggior numero di giocatori non presenti).

L’aspetto più importante di queste partite non è stato comunque il grande numero di punti ottenuti quanto la ritrovata brillantezza del gioco realizzata anche da molti calciatori visti come “seconde scelte”. Quasi emblematiche le reti della coppia centrale (Rrahmani Juan Jesus) che tanto in ansia mettevano i tifosi azzurri e che invece si sono rivelati perfetti.

Le altre due reti azzurre sono arrivate entrambe su rigore. Autori Mertens e Insigne, alla sua prima rete da quando ha ufficialmente annunciato il suo addio a fine stagione. Non un gol come un altro quindi. Gol che per di più consente a Insigne di eguagliare niente meno che Diego Armando Maradona come quantitativo di reti in maglia azzurra (115).

L’esultanza accorata e l’abbraccio col pubblico sono stati, se mai ce ne fosse stato bisogno, un segnale di totale simbiosi (che comunque rimarrà in eterno) fra Insigne, il Napoli e Napoli.

Vittorio de Gaetano