Discuterai con gli amici, anche quelli di vecchia data, eppure ti confrontavi con loro anche in passato. Le tue idee non ti risparmieranno contrasti neppure con i tuoi parenti, eppure siete cresciuti nello stesso ambiente, con lo stesso background. Mal sopporterai i gruppi WhatsApp delle mamme, quelli dei papà, quelli degli ex amici di classe perché li sentirai recitare mantra tutti uguali, nonostante l’apparente diversità dei gruppi. 
Mantra del tipo ‘la tua libertà finisce dove intacca la mia’, ignorando che se la tua libertà può essere intaccata da altri, non era libertà.

Tutto quello che è conformismo ti darà la nausea, eppure fino ad oggi l’avevi sempre tollerato. Comincerai a giudicare l’intelligenza altrui basandoti sul grado di consapevolezza espressa e non in base alla cultura o alla posizione sociale del tuo interlocutore. Ti potrà anzi capitare di perdere stima nel tuo avvocato, nel tuo notaio, nel tuo dottore, come se un terzo occhio ti avesse dato un nuovo parametro di giudizio. Al contrario, potrà capitare che a colpirti sia la consapevolezza mostrata da un perfetto sconosciuto con cui ti sei trovato in un discorso per caso, di questo ne resterai sorpreso, quasi destabilizzato.

La pandemia sta creando una nuova umanità, sta creando uno spartiacque nella popolazione. La battaglia in atto a livello mondiale è una battaglia spirituale e inesorabilmente si stanno formando le trincee: da una parte le coscienze sopite, anestetizzate, quelle che tendono ad allinearsi, ad unirsi in gruppi. Quelli che hanno un bisogno esistenziale di omologarsi a quello che ritengono sia il pensiero comune; dall’altra parte, le coscienze scosse da un terremoto interiore, interessate da una sorta di crisi esistenziale, segnale inequivocabile di risveglio interiore. Tra di loro si riconoscono subito, da una frase o da un commento. Sentono il conforto e il bisogno di confrontarsi con chi ha vibrazioni simili ma non sentono il bisogno di approvazione, non hanno bisogno di fare gruppo, non hanno bisogno di conformarsi, non hanno bisogno che le loro idee siano universalmente riconosciute. Stanno semplicemente evolvendo, si stanno liberando dalla zavorra, non si sentono più vittime bensì responsabili per ciò che accade nella loro esistenza e che spinge la loro evoluzione personale e spirituale. Ma devono fare i conti con una parte di mondo che non gli appartiene più e non è un processo piacevole (per quanto sia indispensabile) perché implica l’inesorabile fine di certi rapporti, l’allontanamento da persone che diventano tossiche. Le relazioni comuni non avranno più alcun senso e verranno sostituite da quelle basate su una profonda condivisione, avendo compreso che l’altro è solo una espressione di se stessi e che quindi è inutile discutere con persone non aminiche, perché non hanno quel contenitore interiore per trattenere e custodire quello che gli state trasmettendo. 

Quindi rispetterete sempre di più la libertà altrui come la propria, accentuando la perdita di controllo e giudizio ma, dall’altro lato, fuggirete dagli stereotipi, dalle gabbie mentali, dai luoghi comuni per emergere dalle macerie della vecchia umanità e dare finalmente spazio all’uomo nuovo, quello capace di armonizzare gli apparenti antagonisti di sempre. Economie ed etica, azione e contemplazione, spiritualità e progresso. tutto questo processo però vi renderà molto irrequieti ma come disse Nietzsche: “Solo quelli con il caos dentro potranno generare una stella danzante”. Questo mondo per salvarsi ha proprio bisogno di stelle che tornino a danzare.

La Matrix Europea – la verità dietro i giochi di potere, con Francesco Amodeo