I danni economici delle chiusure imposte per fronteggiare il Covid non sono ancora del tutto conosciuti. Tante attività non sono riuscite a passare “la nottata”, altre hanno dovuto ridimensionare la propria missione. In entrambi i casi le spese della crisi sono state pagate dai più deboli, mentre le multinazionali hanno ingrossato le loro tasche. Uno stravolgimento ancora una volta ai danni del nostro Paese, composto soprattutto da piccole e medie imprese a conduzione familiare.
In soccorso anche dell’economia locale e continentale, l’Unione europea ha predisposto l’ormai celebre Recovery Fund che in Italia porterà all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il disegno così come presentato dovrebbe portare a una scossa decisiva per la nostra crescita economica. Tuttavia, gli sviluppi odierni lasciano presupporre ben altro. Tutto va verso la direzione di un “divoramento del piccolo a favore del grande”, per usare le parole dell’Onorevole Francesca Donato. L’obiettivo infatti sembra essere quello di dare spazio alle grandi aziende. Sotto questo punto di vista la strada è stata già spianata dalla crisi pandemica.
Ne hanno discusso in diretta l’eurodeputato Donato e Fabio Duranti. Ecco l’intervento a Un Giorno Speciale, con Francesco Vergovich.