Dal 12 ottobre scorso, Nunzia Alessandra Schilirò è stata sospesa dal servizio.
La poliziotta e Vicequestore di Roma, protagonista della manifestazione del 25 settembre scorso nella Capitale quando è salita sul palco di piazza San Giovanni e ha preso parola in difesa della Costituzione italiana, non può attualmente indossare la divisa. A lei è stato inoltre sospeso lo stipendio. In attesa della convocazione del Consiglio di Disciplina, che deciderà del suo futuro, la poliziotta continua a battersi per la libertà di scelta.

Dopo la manifestazione che ha visto la stessa Schilirò sul palco, in tutta Italia interi gruppi di persone si sono mobilitati per dire no al Green Pass. Dopo tutte le manifestazioni andate in scena nelle varie piazze italiane, da quella del 9 ottobre a Roma a quella di Trieste dei portuali, sui vari media nazionali sono stati divulgati commenti aspri, quasi dal sapore “criminalizzante verso il dissenso“. Fascisti tutti coloro che si trovavano a piazza del Popolo, negazionisti quelli di piazza San Giovanni, pericolosi no-vax quelli di Trieste. Tutto falso, chiaramente. Ne è una testimonianza proprio Nunzia Alessandra Schilirò che così ha commentato la deriva manichea che vede solo il bianco e il nero in una realtà ben diversa e più articolata.

Schilirò: “È in atto una criminalizzazione del dissenso”

“Sono ancora sospesa in attesa che mi convochi il Consiglio di Disciplina, mi ascolti e decida sulla mia situazione se tenermi o destituirmi per non aver violato nessuna legge e aver esercitato i miei diritti previsti dalla Costituzione. E ci tengo a dire che lo rifarei. Ci sono tanti colleghi che la pensano come me che stanno cercando di capire come fare per esprimere la propria idea che è uguale alla mia. Ci sono tantissime persone vaccinate che comunque sono contrarie al Green Pass perché hanno capito che c’è una differenza notevole tra Green Pass e vaccino. In polizia la maggior parte dei contrari sono non vaccinati ma tanti sono anche vaccinati, come anche Stefano Puzzer. Molti confondono le due cose. Noi siamo per la libertà vaccinale. Mi sento di parlare anche a nome di alcuni colleghi che sono con me nel gruppo ‘Operatori sicurezza associati’. Abbiamo capito che il Green Pass è pericoloso per quello a cui ci può portare.

Io il 25 settembre ho parlato alle 16 del pomeriggio e mi hanno detto che l’assalto ad un poliziotto avvenuto alle 19 sia stato colpa mia. È avvenuto a Piazza Re di Roma mentre io ero a Piazza San Giovanni. Come avrebbe fatto uno che era da tutt’altra parte a sentire me? Io, secondo loro, rispondo anche di quello che fanno gli altri. Con quel gesto si voleva spostare l’attenzione da ciò che ho detto io ad un gesto violento.
Poi c’è stata la narrazione del 9 ottobre in cui secondo loro tutti i manifestanti erano fascisti. Poi c’è stata quella di Trieste: il Ministro dell’Interno ha detto che sono dovuti intervenire con idranti e lacrimogeni perché ormai non c’erano più lavoratori ma c’erano soltanto dei violenti che stavano occupando il posto. I manifestanti erano a terra e stavano pregando. Io ho visto quelle immagini, non so il signor Ministro quali abbia visto. C’è in atto una criminalizzazione del dissenso”.

Duranti: “Queste persone amano guidare gli altri”

“Mi viene da ridere. Quello che ha fatto Nunzia dovrebbero farlo tutti i poliziotti. Questo documento straordinario che è la Costituzione ci ha permesso che certe cose accadessero di nuovo. Nunzia si è presa la briga, da poliziotta, di accendere un faro e farlo in modo sobrio e perfetto. Probabilmente al centro del potere, all’autorità costituita di oggi, questo non è stato fatto bene. Ci sono delle persone amano guidare gli altri. Quante persone conosciamo che vogliono dominare il gruppo? Se queste persone prendono il controllo è un disastro. Vogliono punirne uno per educarne centomila e la sospensione di Schilirò è un segnale. Intorno al mese di marzo, per esempio, Pregliasco disse che chi non si vaccina è come un disertore e i disertori venivano fucilati sul posto. La vicenda dei contagi di Trieste nasce da un falso. Tutti gli anni c’è un picco ma danno la colpa a loro perché dicono che la colpa sia stata dei manifestanti”.