Il primato di ogni regime, di ogni dittatura, di ogni totalitarismo, si afferma nella sua prima fase soprattutto a livello culturale.
A dirlo non è un complottista o un pericoloso no-vax, ma Antonio Gramsci, di cui troppo spesso si dimenticano massime e insegnamenti. Non serve una dittatura, a quanto pare, per intraprendere azioni autoritarie, ma serve comunque la cultura per contrastarle. E’ quando perde il primato culturale, cioè quella maggioranza che lo appoggia, che il totalitarismo inizia il suo declino in favore dell’applicazione della Costituzione.

Tornare ad applicare i principi della Costituzione e a garantire tutti quei diritti che ultimamente sono stati negati è il fine ultimo di Mauro Scardovelli, psicoterapeuta e giurista, che insieme ad altri intellettuali ed esperti ha deciso di riunirsi in un gruppo per combattere insieme affinché l’Italia possa tornare ad essere governata dalla legalità costituzionale e non dal neoliberismo che serve la finanza internazionale.

Tutto è cominciato con un convegno nel quale si sono riuniti esperti di ogni genere. Giuristi, economisti, medici, psicoterapeuti, giornalisti: una sorta di intellighenzia libertaria per creare un gruppo in grado di offrire una narrazione parallela a quella mainstream, che viaggia sempre nella stessa direzione e offre un punto di vista a senso unico. Sentite cosa ha detto Scardovelli ai microfoni di Fabio Duranti.

La propaganda tramuta il bianco in nero

La propaganda riesce a far credere tutto. La propaganda è fatta dai media mainstream che sono governati dai potenti. Attraverso questa propaganda, il popolo viene abituato a credere tutto. Non c’è alternativa. Solo una parte del popolo riesce a rimanere libero dalla propaganda, dall’ipnosi”.

Lo scopo finale del convegno è applicare la Costituzione. Il modello attuale è molto più spaventoso di quanto la gente creda. Per tornare alla Costituzione servono persone radicate nei valori costituzionali. Il popolo ha bisogno di una guida. Anche le stesse persone radicate nei valori costituzionali e non sono neoliberiste ma sono influenzate a livello inconscio dal neoliberismo, tendono a fare così. Dopo un po’ si scindono. Il lavoro che ho dovuto fare è stato fare diverse interviste nelle quali li riportavo sempre allo stesso punto: è stato un lavoro di tre giorni in cui abbiamo capito come fare per arrivare a questo”.

Capitolo giovani

I giovani, avendo sempre a che fare con false autorità, hanno bisogno di qualcuno che spieghi loro in pochi passaggi le cose fondamentali e dalla confusione passano alla chiarezza. Le cose che ci sono da dire sono molto semplici. Complicata è l’economia fasulla di oggi ma l’economia costituzionale è molto semplice”.

“Non finisce qua”

Questo incontro che abbiamo fatto non finisce qua. È solo l’inizio di un processo che finirà solo quando avremo nuovamente applicato la Costituzione italiana, che è una delle più belle del mondo. Quando l’abbiamo applicata, siamo diventati un Paese ricco. Quando poi è arrivato il neoliberismo siamo precipitati, a maggior ragione con questa deriva sanitaria che si basa su falsità che solo l’ignoranza diffusa. Faremo azioni giudiziarie per smascherare queste follie con avvocati e medici pronti a testimoniare”.