Gelo in casa Juventus. Il mondo bianconero, in campo e fuori, sta vivendo un periodo tra rovinose sconfitte e grane di ben altra natura. La crisi di risultati si va ad incastrare, nella medesima fase temporale, al caso delle plusvalenze con i massimi dirigenti indagati per operazioni di mercato sospette. Tutto ciò collegato ad un bilancio societario che, di certo, non sorride.

Dal terreno di gioco alle carte bollate il passo, attualmente, sembra essere davvero breve. Chelsea e Atalanta hanno deciso di sparare con crudeltà sulla croce rossa della Continassa. I ragazzi di Allegri ristagnano malinconicamente a centro classifica. In attesa di tempi migliori già domani, nel turno infrasettimanale del campionato, c’è la trasferta di Salerno. I campani di Colantuono cercano disperatamente punti salvezza. Locatelli e soci, dal canto loro, tentano di spingere la nave fuori da acque fin troppo agitate.

Sulla questione plusvalenze Stefano Agresti, Direttore di Calciomercato.com, ci aiuta a fare chiarezza

Al momento il quadro della situazione mi sembra chiaro. Cherubini è stato interrogato per nove ore. La situazione non è simpatica o semplice. Sono questioni che possono avere risvolti penali. Chiaramente non dobbiamo colpevolizzare nessuno prima che la giustizia faccia il suo corso, quindi è giusto che ci sia un’inchiesta. Soprattutto bisogna capire se esiste una ipotesi di reato e quanto sia consistente perché poi si arrivi a una apertura di un procedimento penale. Ai sei dirigenti coinvolti viene contestata la possibile effettuazione di operazioni come il falso in bilancio. Sul fatto che si siano fatte plusvalenze fittizie credo che questo sia sotto gli occhi di tutti e ne parliamo da anni. L’elemento nuovo è che ora ci sono in moto la giustizia ordinaria, con forme di indagini che comprendono le intercettazioni telefoniche utili per arrivare a certezze che fino ad ora sono state considerate discutibili dalla giustizia sportiva. Un conto è dire: ‘Un calciatore l’ho pagato 8 milioni sbagliando l’operazione di mercato’. Un altro conto è dire: ‘Di queste operazioni ne ho fatte decine. Acquistavo un calciatore una volta a 8, una volta a 6, una volta a 4 e casualmente lo scambiavo sempre con un altro calciatore che veniva ceduto alle stesse cifre’. Magari si trattava di calciatore dal dubbio presente e dall’incerto futuro“.

Il parere delle Teste di Calcio

Luigi Ferrajolo

Mi sembra prematuro dare la Juventus già fuori dai giochi. Obiettivamente però contro l’Atalanta ho visto davvero una brutta Juventus. Una squadra a cui manca una punta centrale, che ha un centrocampo incasinato dove non è tutto chiaro, e purtroppo ci si mettono anche alcuni infortunio. Pensiamo a Federico Chiesa, che probabilmente aveva già qualche problema, e mancherà per un certo periodo almeno fino alla fine dell’anno. Cuadrado, che in certi momenti è stato un giocatore decisivo, anche lui ha qualche acciacco. Quando McKennie è il migliore in campo dei bianconeri abbiamo detto tutto. Però è pure un gruppo orgoglioso con alcuni giocatori che possono ancora trascinarla verso certi obiettivi. Io aspetterei. Noi spesso siamo molto frettolosi nel dare sentenze e
giudizi.

Tony Damascelli

Della Juventus non convince tutto. Il loro docufilm si intitola ‘All or nothing’ ed è arrivato nel momento peggiore o meno opportuno. Questo è il periodo in cui è meglio mettersi da parte. La squadra è sfiduciata, l’allenatore è in piena confusione. Il suo è un bla bla continuo che non dice nulla. Allegri è passato dal corto muso alla barca. A questo aggiungiamoci un po’ di sfiga. Ci sono errori tattici clamorosi, oltre che scelte tecniche, compiuti anche sabato scorso. La partita di domani è decisiva perché la Juventus va in una terra dove lei è odiata a prescindere. A me la Juventus fa venire in mente la storiella di quello che cade dal decimo piano e arrivato al primo piano dice: ‘Beh per il momento mi è andata bene’. Guardate i punti di distacco dalla terzultima rispetto ai punti di distanza dalla prima. I bianconeri, entrati in una nuova dimensione, devono pensare a questo.