Durante alcuni programmi televisivi troviamo spesso pubblicità e banner dove si richiede assistenza alla ricerca sanitaria tramite donazioni in denaro. Così si legge in evidenza il numero da chiamare per procedere e, gran parte della popolazione, spesso invia dei soldi per ‘aiutare’ determinati settori a sostenere le spese di gestione. Ma dove vanno davvero tutti i soldi degli italiani?

Possiamo prendere come esempio in tal senso il modus operandi dell’AIRC, la Fondazione per la Ricerca sul Cancro, che spesso troviamo ‘sponsorizzata’ durante la trasmissione di alcuni show serali come quello de ‘I soliti ignoti’. Fabio Duranti ha fatto una riflessione sulla dinamica e afferma che “L’AIRC ormai sono 40 anni e più che chiede soldi alla gente. Mia mamma ha girato il mondo per motivi diplomatici, per servire lo Stato, e devo dire che queste buffonate negli altri paesi ci sono ma in questo senso”. Duranti usa il termine “buffonate” per evidenziare come in realtà, secondo lui, queste sono “collette ridicole” nei confronti di un popolo che, già sotto stress economico ormai da anni, desidererebbe uno Stato in grado di gestire e sostenere le spese in questione in maniera diversa. A questo aggiunge infatti che “Il denaro per queste iniziative dovrebbe essere prelevato dalla tassazione, lo prendi tramite denaro pubblico o, come prima era uno Stato sovrano, lo puoi produrre”.

Stiamo davvero assistendo a uno spreco di denaro nella fase più delicata del nostro paese? Ecco l’intervento completo di Fabio Duranti in diretta a “Un giorno speciale”, assieme a Francesco Vergovich.

“L’AIRC ormai sono 40 anni e più che chiede soldi alla gente. Mia mamma ha girato il mondo per motivi diplomatici, per servire lo Stato, e devo dire che queste buffonate negli altri paesi ci sono ma in questo senso.

E le chiamo ‘buffonate’ perché negli altri paesi civili non hanno bisogno di queste cose, di queste collette ridicole, questa sorta di accattonaggio verso i cittadini già ampiamente vessati da una tassazione unica al mondo. Da un atteggiamento unico al mondo dello Stato nei confronti dei cittadini che vengono trattati come veri sudditi.

Ma poi quanto si fa con queste iniziative? Si possono anche arrivare a delle cifre come 20-25 milioni. Il Telethon fa queste cifre più o meno. Dove vanno questi denari non si sa. Sono sicuro che una buona parte vadano nel posto giusto, dove devono andare. Però è già umiliante che uno Stato ti tartassa poi ti chiede altre ‘questue’. Il denaro per queste iniziative dovrebbe essere prelevato dalla tassazione, lo prendi tramite denaro pubblico o, come prima era uno Stato sovrano, lo puoi produrre.

La sanità dovrebbe essere una sorta di bolla privilegiata, i fondi devono essere davvero destinati alla ricerca delle cure sulle malattie più devastanti: il cancro in primis. Dove li prendiamo e troviamo i soldi? Ecco lì è scattata la mia riflessione. Vedo la ‘questua’ nei cittadini perché lo Stato non ha i soldi per pagare un istituto di ricerca e quindi si chiedono soldi ai cittadini e poi? Vediamo denari buttati al vento. Come è successo per i famosi banchi a rotelle dell’Azzolina. A Venezia sono stati distrutti e portati alla discarica. Non dimentichiamo che abbiamo speso centinaia di milioni di euro per questo giochino dell’Azzolina.

Questo non è nulla, se noi immaginiamo che nella prima fase delle mascherine, dove nessuno avrebbe mai immaginato che poteva andare come poi è andata, c’era gente che si era già organizzata al traffico di mascherine farlocche solo nella prima parte. Quella che noi sappiamo dove si è aperta un’inchiesta, ci sono soggetti che hanno incassato decine e centinaia di milioni solo di ‘consulenze’. Ci sono dei signori che si sono arricchiti con questa roba, milioni. Quelli son sempre soldi nostri, perché non ci è andato un funzionario dello Stato a fare la trattativa e a farsi scalare quelle provvigioni? Queste sono informazioni pubbliche e c’è un’inchiesta in corso.

Perché siamo arrivati a questo punto? A porci queste domande? Sono domande di buon senso che un cittadino dovrebbe porsi. Ho pensato agli sprechi, all’economia distrutta, ai più grandi economisti, filosofi che ci stanno dicendo da tutto il mondo ‘avete distrutto l’economia’. Il popolo non reagisce, la politica rimane zitta. All’estero stanno ridendo”.