“Allegri non ha capito nulla per novanta minuti, la sbornia dell’Olimpico gli aveva fatto credere che anche in Champions la squadra potesse offrire la stessa compattezza”

Superata la dogana ecco che la Juventus si risveglia nuda e umiliata. Becca quattro gol a Londra e deve stare zitta, riflettendo su errori e limiti manifestati in una serata senza una sola sufficienza. Allegri non ha capito nulla per novanta minuti, la sbornia dell’Olimpico gli aveva fatto credere che anche in Champions la squadra potesse offrire la stessa compattezza ma una cosa sono i cinemini di casa nostra, un’altra i palcoscenici internazionali. Il Chelsea, campione d’Europa ha stravinto giocando un football veloce e tempestoso, vincendo tutti i contrasti in ogni zona del campo, la Juve ha avuto una sola occasione, quella di Morata salvata da Thiago Silva, in tutta la serata, ha sbagliato sulle fasce, in difesa, a centrocampo e non si è fatta mai vedere seriamente in fase di attacco.

Dunque lo 0 a 4 ci sta tutto ed è una lezione anche per chi sogna la Superleague. Allegri ha schierato una squadra sbandata e sbadata, Tuchel ha piazzato un falso centravanti come Pulisic ma tirando fuori Rudiger che è a fine contratto ma è Hulk in alcune situazioni di assembramento nell’area di rigore. Nessuna giustificazione per la Juventus e la prossima sfida con l’Atalanta, reduce dal pareggio duro a Berna, ripresenta la solita commedia italiana, interpretata da fantastici attori, invidiati da tutta l’Europa con il tam tam di radio e giornali, in crisi di astinenza. Allegri ha parlato di presunzione. La sua direi, ma questa è un’altra storia.

Tony Damascelli