La scienza di quella che poi sarebbe diventata la comunicazione di massa muove i primi passi nel mondo della fine del XX sec. e diventa lo strumento della classe dominante. La democrazia viene controllata con la comunicazione facendo in modo che il popolo sia sistematicamente fuorviato dal comprendere i meccanismi fondamentali dell’economia. Prima di tutto il meccanismo di creazione della moneta e il ruolo delle Banche centrali.

Ci sono due concetti chiave. Nulla è come vi appare, il secondo è che le cose non sono così apposta cioè le cose funzionano in modo diverso ma non vengono spiegate alla gente perché la gente non possa capire. Molti pensano ancora, anche molti studenti universitari di economia, che in banca trova un cassetto con le banconote. Non funziona affatto così né il funzionamento della banca né della moneta, quest’ultima modificata come è stata moltiplicata con meccanismi complessi da spiegare, ad esempio la riserva frazionaria.

Quello che conta non è soltanto di capire come funziona la moneta, come funzionano le banche centrali e pian piano vedo che le persone cominciano ad aprire, ma ciò che conta del mio progetto attuale è spostarci da un piano della conoscenza ad un piano dell’analisi personale. Sulla conoscenza per esempio è stato pubblicato un lavoro del mio centro studi su “La Verità” dove faccio vedere la differenza su come ve la raccontano sul debito pubblico e su come stanno le cose. Sul piano individuale invece è completamente diverso. Non dobbiamo pensare che siano gli altri che ci tutelano, lì ci rimbocchiamo le maniche, lì studiamo e pratichiamo.

Ho aperto un gruppo Telegram e ormai ci sono tante persone che vengono, praticano e studiano l’economia umanistica. Non basta solo capire come funziona l’economia ma dobbiamo attrarre quella forma che simboleggia l’energia che non si chiama se non non moneta, ma per farlo dobbiamo studiare l’economia umanistica.

Malvezzi Quotidiani, pillole di economia umanistica con Valerio Malvezzi